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Un nuovo filone editoriale: le storie dei geni del pennello

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Vincent Van Gogh

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Un nobiluomo s'imbatte in una donna che allatta sotto un albero, seminuda. È «La tempesta» di Giorgione. Una vita derelitta, abbrutita. Sono «I mangiatori di patate di Van Gogh». Un grumo vibrante di personaggi «eroici». Ed è «La presentazione della Vergine» del Tintoretto. Li ritroviamo non nelle guide ai musei, non nei trattati d'arte. Li ritroviamo in tre libri tra narrativa e biografia appena usciti. Firmati da Paolo Maurensig, da Giordano Bruno Guerri e da Melania Mazzucco. Le vite dei pittori (e il Vasari non c'entra) ispirano sempre più spesso gli scrittori. Gli artisti diventano protagonisti di plot che lasciano con il fiato sospeso. Prendiamo Paolo Maurensig. Nel 1993 fu un caso letterario il suo «La variante di Lüneburg». Tre anni dopo, altro successo con «Il canone inverso» (Ricky Tognazzi ne trasse un film). Molto meno clamore per i romanzi successivi. Ora lo schivo autore di Gorizia è tornato in libreria con «La Tempesta - Il mistero di Giorgione» (Morganti Ed.) che coniuga sul capolavoro del pittore veneto, in questo periodo magnificato con una mostra a Castelfranco Veneto. È una storia d'amore e mistero ambientata oggi in Laguna. E Maurensig è ineccepibile nell'orchestrare i destini di un regista e di una raffinata attrice attorno al doppio enigma di un carteggio di Henri James e della «Tempesta» di Giorgione. Ancora Venezia e uno suo grande del '500, Jacopo Tintoretto. O, meglio Jacomo, come lo chiama correttamente Melania Mazzucco che gli ha dedicato due volumi Rizzoli, uno - «La lunga attesa dell'angelo» - uscito l'altr'anno; il secondo - «Jacomo Tintoretto e i suoi figli» - da poco in libreria. C'è il romanzo del pittore di San Rocco, il legame con la figlia Marietta, simbolo della libertà dell'arte, nel volume del 2008; c'è invece la vita della famiglia dell'artista in quello nuovo. Il frutto di uno studio appassionato, che l'autrice di «Vita» affronta da dieci anni e che la proietta nella Serenissima del Rinascimento, corrusca e brulicante di intrighi, dialetti, amore e morte. Genio, amore e morte in «Follia - Vita di Vincent van Gogh» di Giordano Bruno Guerri (Bompiani). Non è un romanzo, è una biografia. Ma Guerri va con l'anima e rigore storico appresso al suo personaggio.

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