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"Festa del Te Deum" tra sacro e profano

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Fra tutte le chiese impegnate a Roma nelle festività natalizie, la basilica di S. Andrea della Valle - capolavoro di architettura barocca teatina, che stasera proporrà un concerto di musica di Mendelsshon – ha un ruolo musicalmente predominante. Sì, perché essa fu eternata nel I atto della «Tosca», come luogo in cui - durante un imponente e misticamente stordente «Te Deum» - il diabolico Scarpia, capo della Polizia pontificia, concepisce di ricattare la bella protagonista, la cantante Tosca, chiedendole l'amore fisico in cambio della libertà del suo amante, Mario Cavaradossi. Questa sera alle 21, per la Festa del Te Deum – che in S. Andrea della Valle si svolge già dal 2004 attingendo ai «Te deum» dal secolo XVI in poi, a cura di Flavio Colusso specialista di musica a cappella barocca - l'istituzione teatina Venite Pastores invita i romani al concerto dedicato a Mendelssohn, nel 200° anno della nascita: concerto aperto dal suo «Te Deum in la maggiore per soli, coro e organo» e chiuso da un Te Deum gregoriano.  Ad eseguire anche il «Salve Regina» per soprano e archi, l'«Hymne» per soprano, coro e organo, e due movimenti del «Quartetto per archi op.80» di Mendelsshon, saranno la Cappella Musicale Teatina, la Cappella di S. Giacomo e l'Esnsemble SeicentoNovecento, diretti da Flavio Colusso. Solisti sono Maria Chiara Chizzoni e Margherita Pace soprani, Antonio Giovannini contralto, Luigi Petroni tenore, Matteo Bellotto basso. Il tutto, per volgere in chiave spirituale il mélange di sacro e profano che occhieggiano nel celebre Te Deum pucciniano della «Tosca».

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