Magia al Golden Circus
Da mercoledì e fino al 10 gennaio il Tendastrisce torna ad ospitare il magico Golden Circus: giunto alla sua 26esima edizione questo festival del Circo di Roma, voluto, diretto e condotto da Liana Orfei, è un grande appuntamento internazionale che ospita artisti circensi da tutto il mondo. Signora Orfei, come è cambiato il circo negli ultimi anni? «È mutato il mondo e di conseguenza il circo. Ma certi elementi tradizionali restano. Come la magia e l'odore degli animali in un circo capace di raccontare con gusto un'arte millenaria e ancora attuale che, da sempre e pur con le naturali evoluzioni storiche, mette in scena l'immortale fascino e l'emozione della sfida dell'uomo con se stesso che si trasforma in arte e creatività». Che genere di spettacoli avete scelto? «I migliori, selezionati da show di tutto il mondo: il Golden Circus è uno dei tre più importanti festival circensi internazionali con quello di Montecarlo e di Parigi. Avremo oltre 30 spettacoli, 5 eventi speciali, serate di solidarietà, un gala di chiusura e un gala di Capodanno. Sul palco presenterò di persona oltre 50 artisti internazionali in un'edizione che vedrà nuovamente un'importante presenza di creativi dalla Corea del Nord, portati per la prima volta in Italia proprio da me. Ma ci saranno anche artisti dall'Etiopia, dall'America, dalla Russia e, ovviamente, dall'Europa». Ci sarà anche un giuria che incoronerà gli artisti migliori del Golden Circus? «Certo. Una giuria internazionale, formata da esperti del settore, decreterà il vincitore assoluto del festival e sono previste due esibizioni al giorno per tutta la durata della kermesse. Un comitato d'onore fa da cornice e supporto a questo straordinario evento ed è composto da personaggi di spicco del panorama culturale e politico italiano. La coppa d'argento del presidente della Repubblica e le medaglie del presidente del Senato e della Camera sigillano l'importanza di questo evento tutto italiano». Qual è lo show che piace di più ai bambini? «Ai piccoli piacciono i clown ma anche gli animali, li adorano. Anche se quest'anno, per rispettare la logica degli animalisti, non ho voluto metterne troppi. Non ci sono le scimmiette, nè i leoni. Ma spiccano i numeri dei cavalli e uno davvero magico e speciale dei gatti». È d'accordo su una futura abolizione della corrida messa in discussione dal Parlamento regionale della Catalogna? «Mi sembra assurdo che ancora non abbiano abolito la corrida, la trovo brutale e vedendola una volta sono svenuta. Amo gli animali e quelli del mio circo non vivono certo in gabbia. Mi ricordo che quando avevo una rubrica su Raiuno protestai contro i cavalli che venivano portati al macello e perciò mi arrivò una minaccia di morte. Questo testimonia quanto io sia amante degli animali, al contrario di ciò che pensano alcuni animalisti». Gli acrobati restano invece lo show preferito dagli adulti? «Sì, perché al pubblico piace vedere il rischio, come al tempo degli antichi romani al Colosseo. Quest'anno avremo degli acrobati che proveranno il quadruplo salto mortale».