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È il regalo dell'ultimo momento, ma con un libro non si sbaglia mai, neanche a Natale

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Alprimo posto, nella top ten della narrativa, c'è già Il tempo che vorrei (Mondadori, e. 12,60) di Fabio Volo, molto amato dai suoi coetanei perché scrive come parla alla radio. I'll trade all my tomorrows for a single yesterday: cambierei tutti i miei domani per un solo ieri, come canta Janis Joplin. È forse proprio questo il tempo che vorrei. In questo libro di Volo, sull'amore difficile per il padre e per una donna, la forza della sincerità viene fuori in ogni pagina e si ride per la pungente ironia e ci si commuove, si piange pure nel constatare quanto la vita del protagonista assomiglia alla nostra. Tutt'altro "clima" in Che la festa cominci (Einaudi e. 12,60) di un inedito Niccolò Ammaniti che con leggerezza racconta la storia di una festa, esagerata e paradossale, dove si ritrovano «quelli che contano», un generone tronfio e ridicolo, senza umanità, teso a mostrare e ad inseguire il nulla. Tra i più venduti Alessandro Baricco con il suo Emmaus (Feltrinelli e.13) una parabola di vita che segue il percorso di quattro giovani uomini alla scoperta del mondo e di loro stessi. Tra gli autori stranieri, alto gradimento per Il simbolo perduto (Mondadori, e. 18) di Dan Brown: archiviate le indagini sulla Chiesa, i misteri dell'Opus Dei e la vita di Gesù, Robert Langdon, il professore di simbologia dell'Università di Harvard, indaga sulla massoneria americana. Ne La mano di Fatima (Longanesi e. 16,50) Ildefonso Falcones ci invita a immergerci nel groviglio di lotte civili e religiose che sconvolsero la Spagna del Siglo de Oror, quando i moriscos, i musulmani iberici convertiti a forza al Cristianesimo, si ribellarono alle autorità cattoliche e cercarono di imporre il loro controllo su Grenada e altre città, cercando aiuto anche presso i fratelli turchi e algerini. Le Strane creature (Neri Pozza, e.16,50) di Tracy Chevalier sono le sorelle Philpot che da Londra sbarcano nel 1811 in un villaggio del Sussex e così ben vestire e alla moda sono viste come extraterresti, ovvero strane creature. In La bambina che scriveva sulla sabbia (Rizzoli, e. 19,50) Greg Mortenson sa cosa vuol dire stare dalla parte dei bambini, fin da quando, un giorno del 1993, in un villaggio nelle montagne tra Pakistan e Afghanistan, ha visto una ragazzina che, seduta per terra, imparava a scrivere sulla sabbia, armata di un rametto. Rientra, a pieno titolo, nella categoria storico/avventurosa con eroine femminili il romanzo, fortemente sentito, L'isola sotto il mare (Feltrinelli, e. 19,50) in cui Isabel Allende narra le vicende della mulatta Zarité Sedella, detta Tété, bimba di nove anni, che viene venduta, come schiava, ad un giovane francese appena sbarcato dall'Europa nei Caraibi. Due esistenze entrambe forti ed inesorabilmente congiunte nella zona del tramonto, quella di un camoscio e di un cacciatore protagonisti de Il peso della farfalla (Feltrinelli, e. 5,25) di Erri De Luca. C'è solo l'imbarazzo della scelta per fare un regalo da «leggere» ma anche per regalarsi un libro.

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