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Dopo un'odissea bimillenaria i Marmi tornano a splendere

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Unainfinita avventura, una vera odissea permette oggi l'esposizione: «Il segreto di marmo - I marmi policromi di Ascoli Satriano», una mostra unica al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo che offre al visitatore, per la prima volta riuniti insieme, undici reperti rarissimi. Si tratta di oggetti di marmo pario, la preziosa pietra che gli antichi Greci estraevano sull'isola di Paro. Suppellettili che provengono dalla tomba di un nobile vissuto trecento anni prima di Cristo nella Daunia, come i Greci chiamavano la parte settentrionale della Puglia. Gli oggetti hanno attraversato due millenni indisturbati per essere razziati da predoni senza scrupoli negli anni Settanta. Solo il lavoro certosino dell'Arma dei Carabinieri, apprezzata a livello mondiale per la tutela dei beni artistici, attraverso complesse e lunghe indagini ha permesso di recuperare tutto il «tesoro». Parte degli oggetti sono stati individuati nel Foggiano, che è il loro luogo di provenienza, la tomba infatti si trova ad Ascoli Satriano, l'antica Ausculum, dove i romani nel 279 avanti Cristo si scontrarono in una sanguinosissima battaglia con le truppe di Pirro re dell'Epiro. Due oggetti, i più preziosi, il «Sostegno di mensa decorato con grifi» e il «Podanipter» (un raffinato contenitore decorato) furono venduti al Getty Museum di Malibu che li ha restituiti all'Italia nel 2007. La mostra, che permette di ammirare buona parte dei pochissimi marmi dipinti giunti ai giorni nostri dall'antichità, si inaugura oggi e prosegue fino al 18 aprile 2010. Orari di apertura: dalle 9 alle 19,45, la biglietteria chiude un'ora prima, prezzo del biglietto intero 7 euro. Il museo è chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio.

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