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Con Uto Ughi nel '700

Uto Ughi

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La presenza di Uto Ughi a Roma è ormai una gradita costante. Le grandi istituzioni (in primis l'Accademia di S. Cecilia ma anche gli altri enti concertistici capitolini) fanno a gara per riservarsi almeno un passaggio stagionale del grande violinista lombardo. Ed a queste presenze si aggiungono quelle del Festival Uto Ughi per Roma, espressamente dedicate con benemerito intento alla conquista di un pubblico giovane, alla promozione di giovani talenti musicali e di una maggior diffusione della musica classica di livello. Oggi il maestro, insieme ai prediletti Filarmonici di Roma con cui collabora da anni, sarà al Teatro Olimpico (ore 21) per la stagione concertistica della benemerita Accademia Filarmonica Romana (seconda per anzianità solo all'Accademia ceciliana) in un concerto all'insegna del grande virtuosismo strumentale. Organizzato dalla Fondazione Adriana Panni con il sostegno dell'Assessorato alla cultura del Comune di Roma per il Festival 2009 nell'ambito della manifestazione Roma Città Natale 2009, il concerto vede Uto Ughi protagonista assoluto non solo come illustre violinista ma anche come direttore, ovvero Kapellmeister alla maniera settecentesca. Col suo inconfondibile Guarneri del Gesù, costruito nel 1744, eseguirà il Concerto n. 4 in re minore composto nel 1830 da Niccolò Paganini. Il principe dei violinisti di tutti i tempi. Un capolavoro ritornato alla luce solo nel 1954 e subito entrato di diritto nel repertorio dei più spericolati virtuosi dell'archetto. La prima parte della serata prevede invece l'esecuzione della Sinfonia n 44 in mi minore, detta Trauersymphonie (funebre), ultimata da Franz Joseph Haydn nel 1772 e già impregnata di quello stile «Sturm und Drang» che aprirà presto le porte alla Romantik musicale tedesca. Il titolo le deriva dal desiderio del compositore che l'Adagio fosse eseguito per le sue esequie. Un concerto posto idealmente a chiusura delle molte e doverose celebrazioni in musica consacrate al padre della Sinfonia e del Quartetto per archi in occasione del bicentenario della sua morte. Di più rara esecuzione, dello stesso Haydn, è invece il Concerto per violino in do maggiore, pagina rara tutta da scoprire, destinata ad attrarre l'attenzione di musicofili e ricercatori di curiosità musicali.

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