Roberta Maresci Fantasy equo e solidale.
Ese lo dice la sua autrice, cronista di nera, Moony Witcher (al secolo Roberta Rizzo) ci dobbiamo credere. Come? Avete mai letto il cielo guardando le nuvole? Annusato il vento per sapere dove andare? Bevuto la pioggia per pulirvi i pensieri? È quanto accade leggendo la nuova saga dell'autrice di «Nina, la bambina della sesta luna», serie tradotta in 30 paesi, che solo in Italia ha venduto un milione e mezzo di copie. Per l'occasione ci sarà l'autrice, cronista di nera che ama i sogni dei bambini. Ma qual è il Morga-pensiero? «L'unico pensiero che attraversa l'intera saga è che senza amore non c'è vita. Ho usato il sanscrito perché nelle lingue antiche trovo l'anima che sapeva danzare con la natura e con il divino. Sensi e metafore che nella nostra epoca hanno preso forme diverse e forse è rimasta solo cenere. Non amo la new age, non amo le finte fedi o le ossessioni religiose. Ciò che rispetto è l'assoluta dedizione alla bellezza della natura. E non sono certo la prima a dire che la bellezza salverà il mondo». Come è avvenuto il passaggio da giornalista a scrittrice di successo? «È avvenuto per amore di mio marito e dei figli. Scrivere romanzi è stato per me donare la passione e renderla visibile e tangibile agli altri». Quale messaggio vuole trasmettere con Morga? «La trama, nella sua complessità, dimostra che l'unione di intenti e di sentimenti può consolidare i rapporti tra ragazzi e adulti. Le parole sono importanti ma senza azione non c'è risultato. Se davvero gli esseri umani vogliono salvare la Terra da un declino ecologico ed etico allora devono ricominciare a guardare il cielo e sentir battere il cuore. La povertà, le ingiustizie, le guerre, i soprusi si possono cancellare se c'è la fervida volontà di credere in noi stessi e non piegarsi di fronte al Dio Denaro. Ognuno di noi è importante e per questo ognuno di noi è responsabile dell'altro». Chi c'è dietro Morga? «Morga esiste davvero, infatti questo primo libro è dedicato a lei. Ho conosciuto Morga in Grecia, alcuni anni fa. Rimasi colpita dal suo carattere, dal suo modo di vestire e soprattutto dalla determinazione del suo carattere. Morga è una ragazzina irlandese e chissà se leggerà questa avventura nata grazie a lei». Il passaggio più significativo in Morga? «Quando s'innamora di Yhari. Capisce cos'è l'amore e grazie a questo comprende la sua diversità rispetto agli altri ragazzini e agli adulti del mondo di Emiòs dove i sentimenti sono vietati». Cosa rischia di passare inosservato in Morga? «Che non sempre serve la magia per conquistare la propria coscienza».