Stelle all'Opera

Giornata importante per l'Opera. In conclusione del commissariamento si annuncia la nuova stagione: otto titoli lirici più alcuni balletti. Un cartellone all'insegna di titoli già consolidati e con il recupero di qualche capolavoro negli ultimi tempi un po' trascurato. Le informazioni sulla gestione amministrativa vengono dal sovrintendente De Martino, che ha fornito ampie assicurazioni sulla organizzazione del Teatro e ha illustrato i tre obiettivi del raggiungimento della normalità, del potenziamento del settore marketing e sponsorizzazioni, il potenziamento della didattica anche attraverso l'istituzione di un'Accademia lirica per giovani voci e per avvicinare i giovani alla lirica. Le scelte artistiche sono illustrate dal consulente Colabianchi: «Partendo dal fatto che le istituzioni lirico sinfoniche sono un servizio culturale, si è realizzato un programma non destinato solo ai melomani e agli intenditori, ma anche ai giovani. Una stagione tradizionale ma non banale grazie anche all'innesto di titoli poco frequentati». Si parte dunque col Falstaff verdiano (dal 23 gennaio) in un allestimento del 1963 di Franco Zeffirelli interpretato a ruota da Bruson, Raimondi, Juan Pons e da Daniela Dessì. Una mezza novità il Mefistofele di Boito (dal 16 marzo) che al Costanzi mancava da mezzo secolo, mentre la Tosca (dal 1° aprile) ritornerà alle scenografie della sua prima romana del 1900 e la Butterfly (dal 18 maggio) diretta da Oren con la regia di Vizioli arriverà nell'allestimento del Comunale di Bologna. Una chicca la Manon di Massenet (dal 17 giugno) per la regia di Grinda, che a Roma mancava da 25 anni. Immancabile a Caracalla l'Aida diretta da Oren con Daniela Dessì, cui terrà compagnia il Rigoletto diretto da Steven Mercurio (nuovo allestimento). In autunno di nuovo al Costanzi con il Roberto Devereux di Donizetti diretto dal vecchio leone Bruno Bartoletti. Titoli accattivanti anche per la danza con spettacoli come Il papavero rosso (12 febbraio), la evergreen Giselle, la béjartiana Heure exquise con la Fracci e van Hoecke, due balletti chopiniani (Chopin racconta Chopin e I Capricci di Marianna) il Don Chisciotte di Minkus, Romeo e Giulietta di Prokofiev e la Sylvia di Délibes - Ashton.