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Il cinema in aiuto dei giovani

Da sinistra Alessandro Celli, Paolo Sorrentino con Pippo Mezzapesa e Massimiliano Camaiti

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È stato tenuto a battesimo per il secondo anno il progetto «perFiducia» che vede al centro la realizzazione di tre cortometraggi sostenuti da Banca Intesa San Paolo. Per questa nuova serie, i registi Ermanno Olmi, Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino, hanno scelto ciascuno un giovane autore cui affidare il testimone della continuità. A girare i tre brevi film («L'ape e il vento», «La pagella» e «L'altra metà») sono stati gli esordienti Alessandro Celli (presentato da Olmi), Massimiliano Camaiti (suggerito da Salvatores) e Pippo Mezzapesa (scelto da Sorrentino). In tempi di crisi la premessa è creare il dialogo e la fiducia, non solo verso i giovani talenti italiani, ma anche verso un pubblico giovanile troppo spesso emarginato dalla società e dal mondo del lavoro. Per Paolo Sorrentino «non è certo un periodo facile questo, ma mi sembra che i tre giovani cineasti abbiano dimostrato con i loro lavori di non essere affetti da alcun parassitismo di Stato. Comune ai tre registi è la poetica, di una spietata tenerezza, contro quanti pensano che oggi la poetica sia un termine fuori moda, mentre si continuano a recuperare tutte le cretinate dei B-movie di 40 anni fa». L'autore presentato da Sorrentino, Mezzapesa, racconta ne «L'altra metà» la storia di due anziani (Piera Degli Esposti e Cosimo Cinieri) che si incontrano per un ultimo ballo tutto da vivere e sognare. Mentre «La pagella» di Celli mette a fuoco il dialogo tra un padre e un figlio (Marco Giallini e Andrea Calligari) a confronto nella fredda aula di un carcere. E «L'ape e il vento» punta sullo strano incontro tra un anziano contadino (Philippe Leroy) e il giovane Matteo (Elio Germano) persi nei paesaggi innevati della Valle Maira. Salvatores, che presto porterà sul grande schermo il suo ultimo film «Happy Family», ha ribadito che «giovani e non, tutti dobbiamo farci sentire forte dalle istituzioni. Ho apprezzato la dimensione surreale che sono riusciti a trasmettere i tre giovani registi con le loro storie: mi piace questa sensazione del sospeso, una cosa che manca oggi al cinema è lo spazio vuoto lasciato agli spettatori per riflettere, tutto ci viene spiattellato». Olmi, in collegamento web dal teatro La Fenice, dopo aver parlato di una certa «predisposizione alla tristezza e allo smarrimento dei giovani d'oggi spesso troppo sfiduciati», si augura che «la banche, oltre a produrre ricchezza e dare fiducia, siano anche veri motori di civiltà. Le istituzioni offrono davvero poca fiducia e i giovani si devono appellare più che mai alla famiglia che resta l'istituto più importante da salvaguardare. Le istituzioni vanno interrogate dai cittadini e la fiducia dipende dalla loro onestà. Mi piacerebbe che i prossimi corti perFiducia prendessero in considerazione le donne, quelle donne che amministrano con oculatezza la famiglia e curano sia gli anziani sia i bambini». Per Corrado Passera, amministratore delegato della Banca Intesa San Paolo (main sponsor del Torino Film Fest), «oggi più che mai la fiducia non ha bisogno di parole, ma di esempi in cui riconoscersi e tocca all'arte e al cinema ricostruire il collante tra testa, pancia e cuore. La banca, come noi la intendiamo, non fa parte solo dell'economia, ma della società: è corresponsabile di come funziona il Paese e vive di fiducia, che non risiede solo nel Pil. Se in tutto il mondo ci fossero state regole e controlli come in Italia, non saremmo arrivati a questa crisi. Noi italiani ne siamo colpiti meno di altri e ne usciremo prima, per la saggezza che abbiamo accumulato come Paese. Dopo il successo del primo step di marzo scorso, con i corti di Olmi, Salvatores e Sorrentino, tocca ora ai giovani intraprendere un cammino che ci condurrà ad una terza fase. A marzo eravamo in piena crisi, oggi lavoriamo sotto una luce diversa e il processo di fiducia è solo all'inizio. Questi tre ultimi corti ci dicono cose importanti: la fiducia è fatta di presente e passato, di memoria e futuro. I tre film saranno trasmessi su Sky, in vari canali della tv digitale e sul web», dove presto sarà indetto un nuovo concorso per chi scriverà belle storie da trasporre al cinema.

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