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Le streghe di Glass

Philip Glass

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Evento nel weekend al Parco della musica. Da sabato a lunedì in Sala Petrassi si rappresentano Le Streghe di Venezia con musica di Philip Glass su un racconto di Beni Montresor, testi e drammaturgia di Vincenzo Cerami, regia di Barberio Corsetti. Una prima assoluta commissionata al musicista minimalista americano da Musica per Roma. Una vera e propria favola con fate e streghe, in cui un re è alla ricerca di un erede e una pianta-bambino riesce a liberare una pianta-bambina imprigionata nel castello di malefiche streghe. Al di là della magia del mondo infantile il messaggio chiaro e forte che giunge da quest'operina è il rispetto per l'infanzia «spirito ed essenza della libertà del mondo». L'opera-ballo per bambini – titolo originale The Whitches of Venice – vide la luce nel 1995 alla Scala con una musica registrata con effetti sonori e uso di sintetizzatori. Quello che si ascolterà a Roma è invece un nuovo arrangiamento della composizione di Glass, tagliata addosso alle esigenze dell'organico Parco della Musica Contemporanea Ensemble, e si avvale delle coreografie di Julien Lambert e del contributo del Coro Arcobaleno dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia. Descrive a note colorate l'allestimento il regista Giorgio Barberio Corsetti: «È un mondo popolato di streghe deridenti, fate benevole, padri indifferenti, case mostruose piene di fantasmi, amici e nemici. Le streghe sono prima di tutto risate, quelle che si sentono nella stanza accanto e subito si percepiscono indirizzate a se stessi, anche se non se ne conosce il motivo». E prosegue: «È una magia aperta, smaccata, un gioco comico e malinconico. Il coro dei bambini è a volte un gruppo di educati cortigiani, a volte fantasmi-horror, a volte streghe che si fanno belle. A volte semplicemente bambini sorpresi da ciò che accade. La narratrice è una bambina persa anche lei nella solitudine, in attesa, che rivolge al pubblico le sue frasi sognanti e partecipi, il testo di Cerami che scandisce le azioni e la musica. I quattro acrobati-danzatori-attori sono filosofi, maghi, ortaggi, mostri, streghe, vento, sono forza, energia, danza emanazione diretta della musica». Una favola per bambini per parlare agli adulti.

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