Scaccia torna a Petrolini e firma "Chicchignola"
Cavallo di battaglia di Mario Scaccia che ne firma la regia, torna nella capitale «Chicchignola», in scena da stasera al 13 dicembre al Parioli, considerata una delle commedie più belle di Petrolini perché, come scrisse il lucido e pregnante critico Sandro De Feo: «Anticipa, di una trentina d'anni quel processo di disintegrazione della lingua operata ai giorni nostri da Ionesco». Tutto ruota intorno alla figura di Chicchignola, un pover'uomo onesto e intelligente che tira avanti la vita costruendo e vendendo giocattoli su un carrettino per le strade di Roma. Il suo candore lo rende vittima degli abusi di prepotenti e malfattori con ripercussioni anche nella vita sentimentale, ma non va confuso con la cecità: egli non ignora la realtà, se la filtra dentro per rivelarla idiota e perciò traducibile in pagliacceschi accordi di parole. Nei panni del protagonista è qui Edoardo Sala, che da quarant'anni lavora insieme a Scaccia e ha intenzione di donare alla sua interpretazione un personalissimo disegno artistico. La commedia fu rappresentata per la prima volta nel 1931 al Teatro Manzoni di Via Urbana a Roma e poi al Teatro Argentina e al Quirino, arrivando l'anno dopo a Parigi con un successo internazionale straordinario. Nel 1942 Raffaele Viviani, amico di Petrolini, rispettò il patto che il primo dei due rimasto vivo si sarebbe cimentato con un'opera dell'altro, riproponendola al Quirino. Infine dal 1969, per dieci anni, Mario Scaccia l'ha incarnata e diretta con la felice intuizione artistica, apprezzata da critica e da pubblico, di dimenticare completamente l'attore Petrolini per valorizzare la sua dimensione di autore e accostarsi allo studio del personaggio descritto nel testo come se fosse un classico. Edoardo Sala, già impegnato, dal 1969 a oggi, in tutti i ruoli maschili, cioè Virginio, Leone ed Egisto, sarà finalmente proprio Chicchignola.