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Tutti pazzi per il contemporaneo. Anche i ragazzi

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"C'è voglia di arte contemporanea". Lo dicono i dati: a settembre ed ottobre il Macro nelle sedi di via Reggio Emilia e del Mattatoio ha accolto 36.726 visitatori paganti, un record che mi dà fiducia per il futuro». Non nasconde soddisfazione Luca Massimo Barbero, il direttore del museo romano del contemopraneo, nello snocciolare le cifre del successo. Barbero è una fucina di iniziative. «Ora punto molto- sul progetto “Macroscuola”, nato per far comprendere come l'arte del ‘900 sia fondamentale per capire la storia del ‘900. Una delle missioni di un museo è formare un pubblico. Noi ora cominciamo col “formare i formatori”, i docenti». La nuova iniziativa, in collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, è rivolta a tutte le scuole della regione. Ai primi tre incontri di fine ottobre, che hanno avuto come guida proprio Barbero, hanno partecipato 75 docenti di 45 scuole. A dicembre i prossimi appuntamenti. «L'obiettivo – spiega Barbero – è far emergere aspetti inconsueti ed interdisciplinari dalle mostre per poi portarli nelle scuole attraverso i nostri responsabili didattici. Le opere in metacrilato di Gino Marotta sono diventate, ad esempio, punto di partenza per affrontare divertendosi il rapporto fra natura ed artificio, con i bambini invitati a creare il loro paesaggio artificiale di fantasia tramite l'uso di materiali plastici». Barbero non si ferma qui: «Nel nuovo Macro avranno un ruolo fondamentale la didattica e i laboratori. L'anno prossimo un grande artista darà vita ad una coinvolgente installazione permanente nel museo. Ma vorrei veder recuperata la legge del 2%. Ovvero, che dal costo complessivo dell'edificio, il 2% vada alle opere d'arte».

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