"Questa volta canto il grande jazz"
Ha appena concluso, da presidente della giuria, il Monte-Carlo Film Festival de la Comédie, e domani sarà di nuovo protagonista, ma alle Giornate Professionali di Sorrento, per ritirare il Biglietto d'oro. Christian De Sica continua a raccogliere successi, anche grazie ai suoi cinepanettoni che ogni anno ridanno linfa al cinema italiano, risollevandone gli incassi. De Sica, qual è lo stato della commedia italiana? «Sono grato a Ezio Greggio, ideatore del festival di Monte-Carlo, perché valorizza un genere, che è anche il mio e che spesso non viene preso in considerazione dai festival. Stavolta ha vinto il film spagnolo "Pagafantas" di Cobeaga, ma il premio alla carriera è andato a Neri Parenti, il più collaudato realizzatore della commedia comica italiana, dalla serie di Fantozzi ai cinepanettoni prodotti da Aurelio De Laurentiis, fino all'ultimo "Natale a Beverly Hills", dal 18 dicembre nei cinema». Qual è il suo ruolo in quest'ultimo cinepanettone? «È una storia corale, suddivisa in due episodi. Nel cast recito con Sabrina Ferilli, Massimo Ghini e Paolo Conticini. Ma ci sono anche due new entry: Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi, nel secondo episodio, con Michelle Hunziker. Stavolta sono un gigolò che scopre di avere un figlio: ma al di là della storia, il nostro obiettivo è quello di far divertire il pubblico». Come spiega il successo di questo genere di film? «Riusciamo a tenere testa ai grandi blockbuster americani perché facciamo puro intrattenimento e la gente vuole ridere, evadere dai problemi, sognare. E poi, grazie al cinepanettone, la cinematografia italiana può ogni anno riprendere fiato, consentendo con gli alti incassi che ottiene di realizzare anche film più impegnati». Presto però lei apparirà anche in un ruolo drammatico con Avati, perché questa scelta? «Ne «"Il figlio più piccolo" sono un immobiliarista romano senza scrupoli, che ha perso molti soldi e intesta le sue perdite al figlio che vive a Bologna. Nel cast c'è Luca Zingaretti, il mio commercialista, e Laura Morante, la mia ex moglie. Avevo già lavorato con Pupi Avati, è un grande maestro. Mi piaceva recitare in un ruolo così diverso dai miei soliti e spero di bissare l'esperienza: magari, in vecchiaia, diventerò un attore drammatico». Già pensate al cinepanettone del 2010? «Sì, faremo una sorta di prequel di "Amici miei", un progetto spesso carezzato da Parenti. Sarà ambientato nella Firenze del '400, all'epoca dei Medici, e vestiremo i panni degli antenati dell'architetto Melandri, del conte Mascetti e del professor Sassaroli. Nel cast con me ci saranno Panariello, Ghini e Paolo Hendel, da confermare invece le protagoniste femminili». Altri progetti in cantiere? «A Natale uscirà il cd "Christian Swing" dove canto brani jazz, di Gershwin, Porter e canzoni di Lelio Luttazzi. Poi, scriverò con i Vanzina una commedia dal titolo "Aiutatemi!", che firmerò anche come regista e interpreterò moltiplicandomi in ben tre personaggi diversi».