Mina alla corte di Baglioni
Solo lui poteva mettere insieme il gotha della musica italiana. Alla corte dell'imperatore Baglioni sono arrivati praticamente tutti: da Mina a Battiato, dalla Pausini a Morricone. Stregati ancora una volta dal tormentone per eccellenza, dalla canzone del secolo, dall'intramontabile "Questo Piccolo Grande Amore". Per l'ultimo capitolo del progetto «Questo Piccolo Grande Amore» Baglioni non si è posto limiti. Ha chiamato a raccolta anche Bocelli, Cocciante, D'Alessio, Daniele e Fossati. E ancora Giorgia, Irene Grandi, Jannacci, Jovanotti, Mannoia, Morandi, Vanoni e Venditti. La ciliegina sulla torta è il pianoforte suonato da Ennio Morricone proprio sul brano che dà il titolo al concept. A quarant'anni esatti dalla composizione della canzone del secolo, poi pubblicata nel '72, Baglioni è tornato sui suoi passi. Ha deciso di rivisitare i quindici brani contenuti nel vecchio vinile con un gusto più moderno e con arrangiamenti orchestrali. Ma nessun effetto karaoke con la scaletta che è stata persino ampliata. Nel doppio cd c'è, ad esempio, «Niente più» che chiude il lavoro e sintetizza le emozioni di quarant'anni di musica. «Per mettere insieme tutti questi amici ho seguito un percorso di amorosi sensi - ha detto Claudio Baglioni - È come se fossero graffitari che si sono uniti a me per sporcare il muro della memoria. Tutto questo per il compleanno di Questo Piccolo Grande Amore che ho iniziato a scrivere proprio quarant'anni fa, alla fine del '69». Gli ospiti del doppio cd non hanno avuto voce in capitolo. Almeno a sentire l'autore. «Non sono sceso a patti con il pensiero degli altri - prosegue il musicista - Sono stato un po' tiranno e ho scelto tutto io. L'unica cosa che mi ha chiesto Mina è stato di non cantare in tonalità troppo alte. D'altronde non doveva essere l'esibizione di una grande cantante ma il trionfo di una storia d'amore». E proprio la storia d'amore è il tema portante di tutta l'opera. Non solo nel doppio cd in uscita venerdì prossimo ma anche nel film, nel libro e nella tournée che hanno dato forma a questo faraonico progetto. L'amore di Giulia e Andrea prosegue nel suo viaggio in giro per l'Italia. Dal 5 dicembre a Milano per giungere nella Capitale dal 26 dicembre. «La storia di Giulia e Andrea - conclude Baglioni - è la storia di un amore che non dura tutta la vita ma la cambia per sempre. È la storia di un sogno d'amore che sboccia nella summer of love del '69 e si risveglia bruscamente negli anni di piombo». Il sogno di Baglioni, però, continua anche adesso. Dopo il risveglio. Finché ci sarà voce per cantare.