Marida Caterini Gabriella Carlucci questa sera, alle 22, torna in tv, al timone di Green, uno speciale dedicato all'ambiente in onda su Sky uno.
Ilsuo fine è incentivare una coscienza ambientale? Sono tematiche che non si possono più trascurare. Al di là delle macropolitiche bisogna far capire alla gente tutto quello che nel proprio piccolo può realizzare per dare una mano al pianeta. Il solo riciclo della plastica, ad esempio, è un'operazione di grande valore, se si pensa che può essere trasformata persino in felpe. A Roma la raccolta differenziata a Trastevere sta dando risultati eccezionali con l'attiva ed appassionata partecipazione dei cittadini. Certo non basterà una serata per tali obbiettivi. Infatti lo speciale Green di questa sera è solo l'introduzione al problema. Seguiranno, a gennaio prossimo, dieci altre trasmissioni in onda sul canale tematico di Sky National Geographic. Il progetto è mio, io ne sono l'autrice e conduttrice. Grazie alla mia esperienza in tv, riuscirò più facilmente a centrare gli obbiettivi. Ho anche trovato un staff di lavoro competente, sensibile e preparato. La tv generalista non è ancora pronta per simili argomenti? Credo che il miglior modo per veicolare questi messaggi siano i canali tematici. Problemi che pure ci riguardano da vicino hanno poco appeal sulle tv generaliste. Io ho un sogno nel cassetto: mi piacerebbe che un intero canale tematico fosse dedicato alla salvaguardia del pianeta ed ai problemi ambientali. Ci spiega, intanto, come sarà Green questa sera? Il programma prende spunto dall'ultimo G8 sull'ambiente che si è tenuto a Siracusa in aprile. Parleremo della tutela della biodiversità con interviste ai protagonisti e ci occuperemo dello sviluppo di nuove tecnologie a basso contenuto di carbonio e produzione di energia da fonti rinnovabili. In scaletta anche una docu-inchiesta dal taglio più leggero "Il riscaldamento globale: Hollywood salverà il pianeta"? Insomma, un documentario non troppo serioso. Con Green desidero proporre una tv utile e divertente. Sono sicura che la televisione oggi ha enormi potenzialità, ma non le sfrutta al meglio. Tutte le puntate di Green potrebbero essere utilizzate nelle scuole per creare negli studenti, anche piccolissimi, una coscienza ambientale che si porteranno dietro per tutta la vita. Parlerete anche della green economy? Certo, rappresenta l'economia del futuro, faremo vedere cos'è la casa ecologica con le tecnologie che non inquinano. Parleremo di ambiente ed agricoltura e di valorizzazione dei prodotti nati nel proprio territorio.