La musicadi Savall rievoca il Medioevo
Torna a Roma (domani sera, Teatro Olimpico, alle 21 nella stagione dell'Accademia Filarmonica Romana) l'Hesperion XXI, ensemble blasonato di musica antica capitanato da Jordi Savall, la viola da gamba più celebre al mondo. Questa volta però il maestro catalano non evocherà il prediletto barocco, bensì si spingerà ad uno stimolante incontro tra Oriente ed Occidente nel più lontano e meno noto Medioevo europeo. «Pellegrinaggi dell'anima» racconta infatti l'incontro di civiltà e religioni diverse: da una parte ad esempio la poesia trobadorica con il controcorrente e misogino Marcabru, figlio di una fornaia del castello, qualche Cantiga della raccolta duecentesca di Alfonso X El Sabio consacrata ai miracoli della Vergine e qualche canto sacro del Libre Vermeill del santuario di Monteserrat, dall'altra canti sefarditi, ma anche greci, turchi, persiani e marocchini. In questo singolare tuffo nel lontano passato, in cui il Mediterraneo era luogo di incontro e scontro, al di là della curiosità musicale si legge una volontà di pace e di dialogo tra diverse tradizioni culturali, quanto mai opportuno nel momento presente contrassegnato dalla precarietà e spesso anche dalla incomprensione reciproca. Se Savall suonerà strumenti desueti come la lira, la viella e il rebab, accanto a lui saranno la moglie, il soprano dalla emissione naturale Montserrat Figueras, Driss El Maloumi (oud, antenato del liuto rinascimentale), il percussionista Pedro Estevan e Dimitri Psonis per l'araba moresca (chitarra) e il persiano santur (a corde). La speranza è che il dialogo in musica sia il viatico di un più approfondito dialogo tra popoli, etnie e religioni all'insegna del rispetto reciproco e di una pacificazione profonda. La bellezza della diversità insomma come premessa ed auspicio per la coesistenza pacifica. Ad illustrare il significato profondo dell'originale programma sarà domani mattina (ore 11 Sala Casella in Via Flaminia) lo stesso Savall in un incontro ad ingresso libero aperto ai giovani ed al pubblico, in cui verranno anche eseguiti alcuni brevi estratti delle musiche in programma. Il concerto attesta anche l'eclettismo di Jordi Savall, esecutore, direttore, ricercatore, didatta, che oggi ha alle spalle un'attività artistica più che trentennale con oltre 170 incisioni discografiche.