«Vi spiego cos'è la pazzia»
MaridaCaterini Polemica, permalosa e poco simpatica nel suo ruolo di giudice di gara di X Factor, Claudia Mori è soprattutto una manager di se stessa e di suo marito di cui rappresenta l'alter ego. Attualmente è onnipresente in persona e tramite le sue molteplici attività di imprenditrice musicale e di produttrice di fiction. La sua casa di produzione Ciao ragazzi, tra le più considerate dalla tv pubblica, ha in cantiere tre progetti. E come imprenditrice musicale, avrà un risvolto la sua partecipazione ad X Factor: non potrà essere che lei a seguire il futuro come cantanti di Giuliano e di Damiano, due suoi protetti nel talent show che finora si sono ben classificati. Non mancherà inoltre il suo zampino nella produzione (si parte a gennaio 2010) del cartoon Il ragazzo della via Gluk, in onda su Sky. Se X Factor, con le bizzarie di cui si è resa protagonista, rimarrà un caso isolato nella sua carriera, nella fiction: la signora Celentano è recidiva. Produrrà per Raiuno "Un corpo in vendita, sei puntate sui soprusi e le violenze che si compiono sulle donne, ed Enrico Caruso, due episodi sulla vita del grande cantante, uno dei pochi conosciuti negli Stati Uniti. Già concluso, invece, un altro progetto: "C'era una volta la città dei matti", miniserie in due puntate sulla vita privata e professionale dello psichiatra Franco Basaglia che negli anni '70 diede vita alla legge che porta il suo nome destinata a chiudere per sempre i manicomi. Quest'ultimo, le cui riprese si sono svolte a Trieste, andrà in onda su Raiuno nella prossima stagione primaverile. Il protagonista è Fabrizio Gifuni. Nel cast anche Vittoria Puccini nel ruolo di una delle sue pazienti, una giovane donna internata pur non essendo malata di mente. Il regista è Marco Turco lo stesso della fortunata fiction Rino Gaetano, in onda qualche anno fa sulla prima rete. Così la Mori ha giustificato la scelta: "Ho deciso io di occuparmi del problema della legge 180. Fu doveroso chiudere i manicomi ma Basaglia aveva dato indicazioni precise che rimasero a metà. Da allora purtroppo il problema delle persone malate rimane alle famiglie in mancanza di strutture adatte. Il nostro racconto inizierà dal momento successivo all'entrata in vigore della legge, e la quasi totalità delle storie è vera". Per le sei puntate di "Un corpo in vendita", la Mori ha chiamato tre registi eccellenti Margarethe Von Trotta, Marco Pontecovo e Liliana Cavani (che ha già firmato la miniserie Albert Einstein). Ancora la Mori: "La violenza sulle donne è la forma più odiosa di negazione del progresso e della libertà. Ciò che rende oggi il fenomeno più drammatico è il ritardo nel cogliere la gravità di una vera e propria emergenza sociale e politica. Alla Cavani sono affidate due storie di prostituzione. Alla Von Trotta le violenze in ambito familiare, anche sui minori. Poi, ci voleva una sensibilità maschile e perciò abbiamo pensato a Pontecorvo, un bravo regista, ma soprattutto un uomo giovane, perché vogliamo penetrare nella mente dei maschi: se le vittime sono le donne, i carnefici sono gli uomini". Infine, è in fase di scrittura avanzata la sceneggiatura delle le due puntate su Enrico Caruso. Per raccontare la vita e la carriera artistica del cantante si pensa ad un cast internazionale.