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Valentino il giocoliere della moda

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Valentino.La sua vita, il suo privato, il suo pubblico e, soprattutto la sua opera. Quella che gli ha fatto ottenere un primato indiscusso nel mondo internazionale dell'Alta Moda e che, in occasione dei 45 anni della sua attività, ha legittimato delle celebrazioni a Roma, all'Ara Pacis, al Tempio di Vesta, come poteva meritarsi un «ultimo imperatore». Un film, diretto da Matt Tyrnauer, che è il risultato di ore e ore di pedinamenti, lui sempre in primo piano, anche con il trascorrere degli anni e degli eventi, al centro di uno stuolo di collaboratori validissimi in mezzo ai quali primeggia il suo socio fin dai suoi esordi, Giancarlo Giammetti, che finisce per essere un secondo protagonista, soprattutto sul versante gestionale dato che, appunto, quell'impresa a servizio della moda si è venuta trasformando in un impero: con tutte le sue esigenze, amministrative, sociali, di alleanze. Varie tappe. Una grande sfilata a Parigi, con tutti i retroscena della preparazione, l'organizzazione minuziosa delle celebrazioni di Roma, l'attenzione meditata con cui poi le si raccontano. Mentre, quasi in tempo reale, con quella macchina da presa onnipresente, si svela il processo creativo che conduce il grande Protagonista a dar vita alle sue opere, prima con disegni ed abbozzi, poi con prove, correzioni, revisioni; fino al progetto ormai realizzato in ogni dettaglio, in cifre quasi minimaliste. Ma anche i viaggi, gli aerei privati, le varie sedi sempre di prestigio su e giù in tutto il mondo, con i collaboratori che lavorano senza sosta, la gente, anche la più famosa, che si avvicenda attorno, parlando, discutendo, festeggiando: sempre in tempo reale, con ritmi tesi ad esprimere l'immediato e il casuale anche quando sono il frutto di una ricerca cinematografica puntuale e attentissima intenta a costruire situazioni corali ma anche stati d'animo. Specie quando ci si pongono interrogativi sul seguito di quei 45 anni. Ancora avanti o una tappa definitiva?

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