Una vera fabbrica di applausi quell'opera bella e maledetta
Nonsi tratta solo di un popolare balletto romantico, ma anche dei modi (scenografici e coreografici) realizzativi. A piacere è infatti il clima notturno, ossianico e un po' «maudit» delle scene lacustri, con una enigmatica isola cimiteriale a fare da contraltare agli interni dai fiabeschi colori ed ai costumi all'insegna dell'età vittoriana. C'era poi la coppia formata dall'elegante Igor Yebra e dalla ucraina Oksana Kucheruk, più apprezzabile nelle linee liriche di Odette che in quelle temperamentali di Odile. Bene anche la compagnia, con in vista il Benno onnipresente di Di Cosmo e l'ipercinetico Rothbart di Manuel Paruccini. A tratti legnosa la direzione musicale di Anikhanov che appesantisce qualche «numero» musicale e non accende uno sparuto pubblico. Il Festival prosegue con altre coppie regine: da non mancare però la stupenda Zakharova in scena dal 27.