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"Ricomincio con orchestra e voce"

Renga in concerto

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MADRID Come si fa a conquistare il mondo? Con il meglio del Made in Italy ci si può provare. E cosa c'è di meglio del belcanto italiano per esportare un'immagine nazionale che abbia un certo appeal anche all'estero? Così sembra pensarla Francesco Renga che ha portato in Spagna un pezzo d'Italia e ora sogna anche di portarlo in giro per il resto d'Europa e del mondo. Il cantante bresciano ha messo la sua voce tenorile al servizio della nostra migliore tradizione musicale, pescando nel repertorio a cavallo tra gli anni '60 e '70. Per presentare il suo nuovo cd «Orchestra e voce», dunque, non si poteva restare in Italia ma si doveva fare un passo in avanti. Gettando il cuore oltre l'ostacolo. Magari in quel mercato spagnolo che apre le porte al dorato continente sudamericano. Sabato Francesco Renga ha cominciato il suo percorso internazionale proprio da lì. Dal Teatro Quinto di Madrid. È salito sul palco accompagnato dall'Orchestra Chamartin e ha presentato tutte d'un fiato le canzoni di «Orchestra e voce». La scaletta ha rispecchiato l'ordine dei brani contenuto nel cd: «L'immensità», «Se perdo te», «Io che non vivo senza te», «L'ultima occasione» (portata al successo da Mina), «Pugni chiusi» (omaggio a Demetrio Stratos), «Lei» (brano di Aznavour nella versione adattata in italiano da Giorgio Calabrese e Ettore Carrera), «Un amore così grande» (cantata in passato da Mario Del Monaco), «La voce del silenzio» e «Dio come ti amo». Poi una parentesi nel passato autoriale del cantante con «Angelo» e «Uomo senza età», con la quale ha partecipato all'ultimo Sanremo. Per chiudere «Non si può morire dentro». Prima dei due bis, anche «La mente torna» di Mogol-Battisti. In commercio ci sarà anche una versione deluxe del cd, con l'aggiunta dei duetti con Daniela Dessì in «Uomo senza età» e con la star latina Marta Sanchez in «Non si può morire dentro». In platea gli occhi lucidi ce li aveva Ambra Angiolini, la compagna di Renga che lo ha seguito come un'ombra anche alla cena-incontro dopo il concerto madrileno. Su di lei lo sguardo del cantante si posava spesso. A lei si rivolgeva la dedica dei versi d'amore. «È un progetto speciale che si rivolge soprattutto al pubblico femminile - ha detto Renga seduto a tavola dopo la faticosa performance al Quinto - Mi rimetto in gioco in una veste nuova attraverso la mia passione per il belcanto che nel mondo parla italiano. Ci sono le canzoni che ascoltavo da bambino, quelle che cantava mia madre e con le quali sono cresciuto. È un disco che racconta un'Italia in cui c'erano grandi autori e grandi interpreti. Era un Paese-modello nel mondo. Oggi gli autori non ci sono più. Anche se i testi non sono miei, quelle parole mi hanno attraversato la pelle. Ora partiremo in tournée e spero che la Spagna possa essere una porta verso il sud e il nord America». All'orizzonte un nuovo cd di inediti in uscita a primavera. «Non so ancora che direzione prenderò - conclude il cantante cercando di mandare giù almeno qualche boccone della sua cena madrilena - ma una cosa è certa: con questo disco continuerò a fare i conti anche dopo. Ormai indietro non si torna più». La scommessa di Francesco Renga è appena cominciata.

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