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La musica sacra che conquista la città

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Intantoper il prossimo Festival Internazionale di Musica e arte sacra a Roma (18-22 novembre), alla sua ottava edizione, dei Wiener solo una presenza emblematica il 20 novembre a S. Maria Maggiore con il Quintetto con clarinetto di Mozart e l'Ottetto di Schubert. E proprio a un incontro tra la grande polifonia romana del «princeps musicae» palestriniano (tra l'altro lo Stabat Mater e il Credo della Missa Papae Marcelli) e le sue reviviscenze novecentesche con opere del nonagenario Bartolucci è dedicata la serata inaugurale (il 18 a San Giovanni in Laterano). E l'opera di Bartolucci echeggerà anche il 19 pomeriggio in San Pietro sempre sotto la direzione dell'autore. Un altro filone è dato dalla produzione organistica, presente già dal concerto del 19 sera a S. Ignazio con i tre organisti delle maggiori basiliche romane in un programma che da Palestrina si spinge sino al barocco tedesco di Bach o al contemporaneo Gorecki. Il 21 al concerto pomeridiano di S. Ignazio consacrato al bicentenario della nascita di Mendelssohn in collaborazione col Festival Internazionale del Palatinato risponderà la sera (alla basilica di S. Paolo) l'oratorio in due parti Paolo e Fruttuoso di Miserachs. Chiusura il 22 mattina con l'organista Johannes Skudlik e l'Orchestra della Radio di Monaco, ma soprattutto la sera, ancora a S. Ignazio, col Palatia Classic Ensemble diretto dall'organista Lao Krämer. Una chicca infine fuori stagione sarà il concerto natalizio (11 dicembre) con la presenza a S. Maria Maggiore dei celebri Wiener Sängerknaben, i fanciulli cantori di Vienna tra le migliori voci bianche del mondo.

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