Maazel per Rabin

LorenzoTozzi Spesso un concerto si colora di toni che esulano dalla semplice percezione estetica. Come quello di oggi pomeriggio al Parco della Musica (Sala S. Cecilia, ore 19.30) il cui intento è da una parte ricordare lo scomparso Itzhak Rabin, straordinario lavoratore per la pace in Medio Oriente, ucciso quattordici anni fa da un giovane estremista ebreo, dall'altra quello di raccogliere fondi per il progetto Open Window Dialogue promosso dal Museo di Israele a Gerusalemme, che vuole diffondere l'arte nelle scuole tra i bambini sia israeliani che palestinesi. La serata è illustrata dalla presenza, sul podio dell'Orchestra Symphonica d'Italia, di Lorin Maazel. Sarà infatti lui, dopo Zubin Mehta a Tel Aviv con la locale Orchestra Filarmonica nel 1998 e dopo Kurt Masur a New York, a dirigere la partitura del Requiem del rumeno Dov Seltzer, Israel Price 2009. Richiamandosi ai movimenti di un ideale Requiem, forma eminentemente cattolica, attraverso brani delle sacre scritture o di antichi poeti, il Lamento per Itzhak comprende sia il suono dello shofar, strumento nazionale ebraico, che i tre colpi di pistola sparati dall'attentatore, evocati sonoramente dalle percussioni. «Rabin è stato un eroe della pace – racconta il compositore – ha lottato molto a favore della pace tra israeliani e palestinesi. La sua morte fu uno shock per tutto il mondo. Ebbi la notizia per telefono alle tre di notte: fu una notizia tragica come per la morte di John F. Kennedy. Un momento impossibile da dimenticare. Scrivendo questo Lamento per lui ho voluto fare una sorta di Requiem laico che nella prima parte racconta il grave lutto e il dolore che ne consegue, poi esprime una rivolta contro la violenza e la speranza di pace». L'esecuzione prevede la partecipazione, oltre che del coro misto, del coro di voci bianche e dell' orchestra sinfonica, anche di un assortito quartetto di solisti di canto: il soprano Maria Luigia Borsi, il mezzosoprano israeliano Hedar Halevy, il tenore americano Thomas Studebaker e la folksinger Keren Hadar. Tra il pubblico è prevista la presenza del Premio Nobel Rita Levi Montalcini, dell'on. Ignazio La Russa, del presidente della Provincia Nicola Zingaretti, di Renzo Gattegna presidente della unione delle comunità ebraiche italiane, di Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana, e del cardinale statunitense Meyer. Ingresso: tra i 40 e i 150 euro.