Grande Fratello: Gabriele rivela il suo passato da donna

Ha aspettato che tutti fossero seduti sul divano, li ha guardati negli occhi e alla fine Gabriele Dario Belli, il concorrente romano entrato nella seconda puntata del reality del Grande Fratello, ha rivelato: «La cosa che mi distingue da tutti voi è che io sono nato in un corpo di donna, ma la mia è un'identità di uomo. Un uomo "murato vivo", intrappolato, in un corpo da donna. Già a 3 anni mi sono reso conto che c'era qualcosa che mi spingeva a fare giochi da maschietto, giocavo con la spada, ma un bambino è un bambino, non sa chi è, io volevo giocare come i maschi. Per lungo tempo non riuscivo a rendermi conto. Il mio corpo ha iniziato a prendere forma, ad avere delle esigenze fisiologiche, mi sono reso conto che questa era la mia sfida e la mia missione da "cavaliere". Non è stato semplice, ma sono riuscito a essere me stesso: ho avuto varie donne, la mia mascolinità era espressa, ma non al livello fisico. Quindi 2 anni fa ho deciso di intraprendere questo atto egoistico e ho cominciato a costruire millimetro per millimetro il mio corpo, che odiavo. Così sono andato in palestra.All'inizio il cambiamento fisico è stato destabilizzante, ora sono a metà del mio percorso, il cambiamento totale avverrà in 4/5 anni, il mio corpo prenderà progressivamente un'altra forma, ma il cambiamento al 100% è avvenuto dentro di me. Fino a 35 anni io ero una donna, poi è la fase di transizione. Al livello genitale io sono a metà del percorso, significa che ho ottenuto la perizia per la parte demolitiva, che ti dà la possibilità di accedere ai documenti, anche se non ho ancora i documenti di Gabriele, in seguito puoi decidere se fare quella ricostruttiva».   «Fino a 3 anni fa non riuscivo a stare bene, a essere equilibrato - racconta Gabriele -, oggi lo sono di più, sono centrato, so la strada che devo percorrere, so di avere l'inferno davanti a me, ma almeno l'ho scelto io. Ora mi sento come un bambino, con l'energia di un 18enne, ho 38 anni ma ho l'emotività di un bambino di 8. Ho avuto l'autorizzazione dal tribunale pochi mesi fa, poi ho fatto il provino e o entravo qui o facevo l'operazione che aspetto da una vita. Ma sono venuto qui perchè la mia storia può essere d'esempio, può aiutare un sacco di gente come me, ad essere consapevole di se stessi. Sono venuto al GF per raccontarlo, perchè ci sono persone che non sanno nemmeno da che parte cominciare, nessuno ti dice dell'iter ormonale e della psicoterapia. Nel Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali noi trans siamo visti come pazzi. Fino al 1966 le persone come me erano curate con l'elettroshock».   «Visto che c'è pochissima informazione su questo argomento - prosegue Gabriele -, ho pensato di farlo meglio in modo da raggiungere più persone possibile, attraverso GF. Non sono venuto a fare propaganda, il mio messaggio è: »Parliamone! Il nostro non è un capriccio, è la natura che combina i cromosomi in un certo modo. Siamo chimica, il dramma è non conoscersi. Io mi sono sentito di metterci la faccia e tutto me stesso, forse perchè mi sono sempre sentito un «cavaliere!». Così 3 mesi fa ho eliminato il petto. Ho scelto il nome "Gabriele" perchè quando con la mia compagna Gabriella scrivevamo i biglietti di auguri, io facevo firmare prima lei, Gabri e poi io, mi firmavo Ele, così li ho uniti e ho pensato «è mio, è questo». Con queste parole, dopo 6 giorni di permanenza nella Casa, Gabriele ha deciso di rivelare la sua vera identità ai coinquilini. I ragazzi hanno accolto affettuosamente la sua confidenza e alla fine gli uomini della Casa lo hanno stretto in un abbraccio e… per poi buttarlo in piscina.