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"Per la prima volta la mia scaletta l'ha fatta il ministro della Difesa"

Renzo Arbore (Foto Umberto Pizzi)

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«La scaletta del concerto l'ha fatta il ministro La Russa». Renzo Arbore ci scherza su ma in quello che dice c'è del vero. Per la festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate si sono fatte le cose in grande. Domenica alle 16 sotto i riflettori di piazza del Popolo ci saranno le canzoni napoletane dell'Orchestra italiana, la comicità di Enrico Brignano e il coro degli Alpini. In cielo le Frecce Tricolori. Tutto presentato da Fabrizio Frizzi e Maria Teresa Ruta con la partecipazione di Pippo Baudo e della sua Domenica In. Parola del ministro della Difesa Ignazio La Russa. Renzo Arbore, l'anno scorso alla Festa per l'Unità Nazionale c'era Andrea Bocelli . È emozionato per questo privilegio? «Ma si immagina? Un ragazzo di Foggia come me che suona alla Giornata delle Forze Armate. è un sogno dell'adolescenza che si avvera». Sul palco di piazza del Popolo sarà accompagnato dall'Orchestra Italiana. Quale sarà la scaletta del concerto? «Per la prima volta nella mia vita la scaletta l'ha fatta un ministro della Repubblica. La Russa ci ha dato consigli sulle canzoni da suonare e su quando suonarle. A questo punto mi aspetto che verrà pure a controllare i microfoni. Ma si sa che questi signori del governo hanno una vera passione per la televisione». Non è la prima volta che lei ha a che fare con il mondo militare. Chi non ricorda la vicenda del colonnello Buttiglione all'epoca di «Alto Gradimento»? «Non potevamo immaginare che quello scherzo di Mario Marenco potesse chiamare in causa un colonnello vero. A quel punto decidemmo di promuovere il personaggio e di farlo diventare il Generale Damigiani. Grazie al cielo lui non esisteva». Con l'Orchestra italiana ha girato il mondo. Qual è il segreto del successo della canzone napoletana? «Sono melodie immortali. Altro che musica del passato, sono le canzoni del futuro. Gli intellettuali le disprezzano ma la realtà è ben diversa. Una volta ero in Cina e l'autista di un taxi aveva come suoneria del cellulare la nostra «'O sole mio». Ma in scaletta non ci saranno solo canzoni del sud». Una sorta di par condicio musicale? «Beh sul palco ci sarà anche il coro degli Alpini con cui suoneremo "Quando saremo a Reggio Emilia" e "Vola, Vola, Vola". E non potrà mancare una canzone dedicata alle genti d'Abruzzo». Cosa vuol dire per lei essere patriota? «Sono fiero di essere italiano. Quando vado all'estero e mi parlano delle qualità dei nostri connazionali mi sento orgoglioso. Per questo vado in giro per il mondo a esportare la nostra cultura. E quello di domenica sarà un concerto davvero sentimentale».

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