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L'Abruzzo rilancia il contemporaneo

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Nedà ora prova la rassegna “Marsarte 1” che dal 13 novembre al 6 dicembre presenterà nel foyer del Teatro dei Marsi, ad Avezzano, dieci artisti marsicani. E' il primo appuntamento di una serie che dovrebbe dare spazio a gran parte degli artisti più significativi radicati sul territorio. Del resto, fino a pochi anni fa aveva notorietà il “Premio Avezzano”, che raggiunse il suo culmine negli anni Cinquanta-Sessanta, con artisti del calibro di Pino Pascali e Mimmo Rotella. La prima edizione di “Marsarte”, organizzata da Maurizio Lucci, mette in scena cinque artisti storici e cinque delle generazioni più recenti. Nella prima sezione, oltre a Gino Gagliardi, Dante Simone e Ermanno Toccotelli, spiccano le ricerche geometricamente astratte ed attente all'espansione della luce di Pasquale Di Fabio e l'epopea popolare di Marcello Ercole con i suoi braccianti e paesaggi abruzzesi. Nella sezione contemporanea, accanto a Fabio De Santis, Filippo Fazi e Giuseppe Pantaleo, meritano una segnalazione particolare Alberto Di Fabio e Attilio Salciccia. Quest'ultimo, in arte Salci, privilegia una ricerca istintiva, materica e onirica, in cui astrazione e figurazione si fondono, con una vena neo-primitivista e quasi fiabesca, evidente in un quadro esuberante di colori e presenze quale “Città”. Di Fabio ha portato avanti l'eredità paterna nel campo del'astrazione e si è già conquistato considerazione internazionale, col suo mondo sospeso fra dimensioni neuronali ed evocazioni cosmiche.

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