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Valentino, ultimo imperatore tra lussi, capricci e atelier

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Sfarzo,lusso, sfilate, ville mozzafiato, yacht, baite di montagna, atélier affollati da sarte, modelle e ospiti d'eccezione. Questa la vita straordinaria documentata dal giovane regista Matt Tyrnauer (corrispondente di «Vanity Fair America») in «Valentino: L'ultimo Imperatore», dove emergono vizi e virtù del leggendario fashion designer, inseparabile dai suoi cagnolini. Ecco Valentino che prepara le sue collezioni in un lavoro di squadra dove i commenti e le modifiche agli abiti sono un ribattere di esilaranti dichiarazioni su stile, moda e bellezza. La sua sincerità è a volte di una sfacciataggine divertentissima: «Basta rosso», urla. Ma poi non dorme la notte per risolvere la trama di un abito da sera, polemizza per giorni indeciso su uno spacco o un plissé. Questo personaggio dalla creatività vulcanica e dal carattere poliedrico, sorridente e affettuoso ma allo stesso tempo nevrotico e irascibile, deve grandissima parte del suo successo a colui che da cinquant'anni è il suo inseparabile partner. Giancarlo Giammetti è il fedele amico e collaboratore di Valentino Garavani, con il quale ha coltivato una relazione di reciproca dipendenza, fatta di emozioni contraddittorie, affetti mai rivelati del tutto, scontri e riconciliazioni, come in una vera e propria storia d'amore. Difficile non amare persino le manie di protagonismo di Valentino, le sue crisi nervose, tra geniali picchi creativi misti a isteria, passione, ironia e amore viscerale per il bello. Il lusso, la fama e una sfrenata ricerca estetica, accompagnano i giorni dello stilista nel suo interminabile lavoro in atélier, culla delle sue creazioni di autentiche opere d'arte. Nel documentario (dal 18 novembre al cinema distribuito da Medusa), le telecamere hanno seguito per ben due anni la carriera e la vita privata di Valentino svelando la sua personalità multiforme, il suo carattere un po' scorbutico eppure di eccezionale simpatia, con quella creatività inebriante che ha saputo costruire un impero. Rivive così l'ultimo grandioso periodo della carriera di Valentino (dal giugno 2005 al luglio 2007) prima del suo ritiro dalla casa di moda, oggi sotto la direzione artistica della giovane Alessandra Facchinetti. Tra le sue indimenticabili frasi, lo slogan più popolare: «Amo il bello, non è colpa mia». Oppure, «L'alta moda è come una canzone che non finirà mai, anche se ci sono pochissime persone oggi che riescono a farla. La bellezza non è fatta solo dall'aspetto in sé e per sé, è fatta di movimenti» E infine, «Si può imparare ad essere eleganti. Basta non esagerare». Le telecamere hanno seguito ogni momento della vita di Valentino spostandosi dall'atélier nei saloni di Palazzo Mignanelli, a Roma, alle sfilate presso le Belle Arti di Parigi. Dalle vacanze nel suo lussuoso chalet, in Svizzera, ad una serata ultra vip nel suo castello ottocentesco a Londra. Dall'appartamento di New York allo yacht di 46 metri arredato dai ritratti di Andy Wharol. Fino ai suoi voli in aereo con i fantastici carlini, adorabili tanto che ad uno di loro Valentino lava i denti con grande cura e amore. La sua passione per il cinema (proprio vestendo le star della Hollywood anni '50 realizzò il suo sogno di diventare stilista) si accompagna alle immagini di repertorio che lo ritraggono in compagnia di Audrey Hepburn, Jackie Kennedy e Elizabeth Taylor ai tempi della Dolce Vita. Mentre s'intrecciano sui red carpet le dive di oggi: Uma Thurman, Julia Roberts, Gwyneth Paltrow e tante altre avvolte dalla magia delle sue creazioni. Numerosissime le celebrità che sfilano in questo film, fino al clou di stelle per l'indimenticabile festa celebrata a Roma per i quarantacinque anni della sua carriera: Michael Caine, Joan Collins, Liz Hurley, Elton John, Anna Wintour (direttrice di «Vogue»), Anne Hathaway, Giorgio Armani, Donatella Versace. I party, con i quali Valentino ha detto addio alla sua pazzesca e memorabile presenza nell'Olimpo dell'alta moda, si sono consumati in scenari da favola: la retrospettiva del suo lavoro esposta all'Ara Pacis, il ballo a Villa Borghese, il galà al Tempio di Venere con fuochi d'artificio e le elegantissime ballerine sospese in aria sul Colosseo.

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