Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Charles Aznavour

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Dopo26 anni torna in Italia per stupire ancora una volta con la sua classe cristallina. Raffinato e chic. Nonostante le 85 primavere, la sua voce riesce ancora ad esaltare le platee di tutto il mondo. È la voce di un artista che canta storie d'amore con la sincerità e la complicità di un amico. Charles Aznavour fa parte di quella scuola di chansonnier in lingua francese che passa anche per Jacques Brel, Charles Trenet e Georges Brassens. Solo per citarne alcuni. Artisti inimitabili e creatori di uno stile che continua a fare proseliti. Autori e interpreti che riescono a intrecciare le melodie della musica con la drammaturgia del teatro. Ora Aznavour torna nel nostro Paese e interrompe così un'attesa che durava dal 1983. L'altra sera il cantante ha scelto il teatro Regio di Parma per il debutto del suo tour italiano. Nonostante la non più giovane età, le atmosfere regalate a pubblico e critici dallo chansonnier sono sempre le stesse. Familiari. A Parma due ore di musica, interrotte solo dagli applausi del pubblico, in cui Aznavour ha cantato in francese, spagnolo, inglese ma anche in italiano. Nella scaletta della tournée, Aznavour preferisce continuare a regalare i brani attinti dal suo smisurato repertorio che conta più di novecento canzoni. Non manca «Istrione» e molte sono le ballate come «Desormais», «Je t'aime», «Je voyage», quest'ultima in coppia con la figlia Katia. In italiano Aznavour canta, anzi recita, «L'anniversario», «Morir d'amore», «La Boheme», «Devi sapere», «Ave Maria» e la celeberrima «Com'è triste Venezia». Si resta poi letteralmente a bocca aperta quando Aznavour intona l'evergreen «Ed io tra di voi», conosciuta soprattutto per le interpretazioni di Mina e Franco Battiato. In tutto una ventina di brani che l'artista francese propone con il sorriso, anche quando la memoria non lo assiste come una volta ed è costretto a scrivere i testi delle sue canzoni sulle mani perché, ha spiegato, «qualche suggerimento ci vuole per ricordare tutti i testi». Nonostante il seguito indiscusso di cui gode ancora oggi, gli anni Settanta sono stati il periodo di maggiore successo per Charles Aznavour, soprattutto nel Regno Unito, dove è arrivato al primo posto in classifica. Le sue origini armene (entrambi i genitori erano immigrati a Parigi) lo hanno portato a scrivere nel 1988 insieme al cognato e co-autore Georges Garvarentz «Pour toi Armenie», un brano dedicato alle vittime del terremoto. Molte sue produzioni sono state interpretate da grandi della canzone mondiale: da Fred Astaire a Bing Crosby passando per Ray Charles e Liza Minnelli. Ora finalmente anche il pubblico italiano può riabbracciare il suo Aznavoice.

Dai blog