Jackson, la storia del re del pop
Nonho scelto io di cantare e ballare, ma questo è il mio ruolo e voglio farlo meglio di chiunque altro». Una frase del genere sarebbe stata eccessiva e fuori luogo se pronunciata da una qualunque delle nuove «star» costruite a tavolino, negli ultimi anni, da produttori e major discografiche. Meno se pronunciata da un artista che ha venduto ottocento milioni di album, di cui più di cento solo con «Thriller», di gran lunga l'album più venduto della storia. Stiamo parlando, naturalmente, del re del pop Michael Jackson, sul quale il giornalista e scrittore Chris Roberts ha scritto, per le edizioni Arcana, una biografia scorrevole e al tempo stesso completa. Rispetto ai tanti istant-book postumi scritti sul cantante, «Michael Jackson il re del pop» si distingue per il grande formato, per l'appassionata ricostruzione della sua carriera (che Roberts ha seguito in prima persona come giornalista) e per le tante curiosità raccontate dall'autore. Quella che emerge è una personalità complessa, fragile e generosa, che ha permesso a Jackson di creare capolavori pop inarrivabili come «Thriller», «Bad» e «Dangerous».