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Arriva il «Piccolo Nicolas» buffo Giamburrasca francese

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Esilarante,acuto e ironico, come solo certe commedie francesi sanno essere, il film «Il piccolo Nicolas e i suoi genitori» di Laurent Tirard fa rivivere le avventure rocambolesche di un alunno nella Francia a cavallo tra gli anni '50 e '60. Tratta dai racconti di Renè Goscinny e Jean Jacques Sempé, la pellicola rievoca un personaggio in cui molti possono riconoscersi e che rimanda all'infanzia di tutti. La madre del bambino (Valerie Lemercier) è una donna tipica di quegli anni, ma con un pizzico di follia in più percepisce la frustrazione del suo essere casalinga in quel periodo in cui le signore cominciavano a coltivare i sogni dell'emancipazione. In contrasto con il marito (Kad Merad) che emana simpatia solo a vederlo con le sue buffissime espressioni da travet rassegnato. Su tutti spicca però Nicolas (Maxime Godart) e i suoi piccoli compagni di classe che provano ad uccidere la maestra cattiva con dei cioccolatini andati a male. Edoardo Winspeare ha invece presentato il bel documentario «Sotto il Celio azzurro», su una scuola materna romana con 45 bambini tra i 3 e i 5 anni di 32 nazionalità diverse. «Questa struttura del Celio è la dimostrazione che è possibile fare una buona scuola», ha detto il regista parlando della sua esperienza felice nella scuola Celio Azzurro, nata nel 1990 come primo centro multiculturale in Italia per l'accoglienza di bambini stranieri in età prescolare. D. D.

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