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Ci sono anche i nazisti gay e biologici

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«Broderskab»,la «fratellanza», racconta di un neonazista danese, tutto cazzotti e svastiche, che, a forza di strillare «luridi froci a morte», si innamora, ricambiato, del suo capobastone, quello che gli legge le pagine del «Mein Kampf» come fossero versi d'amore. Giustizia è fatta. Il film è ispirato alla vita vera di un neonazista di Amburgo che di giorno marciava col passo dell'oca e di notte cercava braccia maschili e alla fine è morto di Aids. Il film di Donato è allucinato come la vita di tutti quelli che si consacrano agli eccessi e al pregiudizio. I neonazi, non per niente, prendono a calci i poveracci, ma rispettano la natura e adorano i prodotti biologici. Lars e Jimmy si ritrovano come Giulietta e Romeo, condannati dalla zavorra di preconcetti e falsi ideali che li schiaccia, ma ben intenzionati a non tradire l'unica cosa buona che c'è nella vita: l'amore. Donato è buon allievo di Lars von Trier e «Broderskab», che ha raccolto commenti molto positivi, si candida a vincere un premio importante. A. A.

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