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Sottile e raffinata: Hewitt perfetta per le note di Bach

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Vitornò nel 2008 e rieccola domani (Aula Magna ella Sapienza, 20,30), per eseguire l'amato Bach. La pianista canadese, fra i maggiori e più puri interpreti al mondo delle opere bachiane, donna di gusto finissimo, sottile come un giunco (ha studiato anche danza), stasera non suonerà da solista, ma con il Bach-Collegium Stuttgart diretto da Helmuth Rilling. In programma, i Concerti per pianoforte e archi n.4, 2, 5, 7 di Johan Sebastian Bach, ed il celebre Concerto Brandeburghese n.5, dei sei scritti nel 1721 per il margravio del Brandeburgo: di esso la Hewitt eseguirà da par sua la lunga e complicata cadenza del primo movimento. Sempre attesa anche per le fantasiose divagazioni sulla musica barocca e le sue aperture a Beethoven, Chopin, Ravel e Messiaen, la splendida Hewitt questa volta si atterrà rigorosamente alle partiture bachiane.

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