Zero, la voce dei sentimenti
ACIREALE - Sono sold out le quattro date romane dello "ZeroNoveTour", partito venerdì sera da Acireale (Catania). Biglietti esauriti, dunque, per i concerti del 13, 14, 16 e 17 novembre al Palalottomatica. Oltre allo straripante entusiasmo dei sorcini capitolini, la trasferta live di Renato Zero nella sua Roma potrebbe diventare indimenticabile con la realizzazione di un vecchio sogno. E l'annuncio viene proprio dalla Sicilia. "Il sindaco Alemanno si sta interessando attivamente a Fonopoli - ha spiegato Zero ad Acireale - e mi ha chiesto un piano industriale per il finanziamento della costruzione dell'opera. Con la società Ernst & Young abbiamo stabilito un budget di 50 milioni di euro. La proposta ora è al vaglio della giunta Alemanno, che potrebbe inserire Fonopoli fra i 30 progetti di Roma Capitale". Nel debutto live in Sicilia Renato Zero ha reso omaggio alle persone colpite dalla tragedia di Messina. "Era da tempo che volevo tornare qui per l'inizio di un mio tour - ha detto dal palco - ma la natura ha lavorato malignamente contro i vostri fratelli, che sono anche miei fratelli. Dobbiamo capire che è la natura che comanda, non noi. Quando le forziamo la mano, lei colpisce duramente. Il sacrosanto diritto alla casa non può essere mai un motivo valido per costruire edifici abusivi. Ho sentito tanti che quasi giustificano questo dramma con la cattiva abitudine di costruire case ovunque, ma questo non può fare diventare giusta la morte di così tanta gente. Amate la vostra terra, rispettatela e non fatela distruggere a nessuno". Zero è uno dei pochi artisti (gli altri sono i romani Baglioni e Venditti, Mina, Celentano e i Pink Floyd) che ha avuto un album al numero uno della classifica italiana in quattro decenni diversi. L'ultimo bestseller è il cd autoprodotto "Presente", che ha conquistato il triplo di platino con oltre 250 mila copie vendute. Le canzoni di "Presente" sono la spina dorsale di uno show a tratti imponente grazie agli archi dell'Orchestra Prato Ensemble, che affianca la sua collaudata band con Cocilovo alla chitarra, Madonia alle tastiere, Iermano alle percussioni e la sezione ritmica formata da Costa al basso e Melotti alla batteria. Occhiali da vista con montatura nera e bombetta in testa, Zero canta i primi tre brani, la storica "Vivo" e i nuovi singoli "Ancora qui" e "Questi amori", in una scenografia minimale con grandi ventagli, che durante il live si aprono mostrando l'orchestra e un fondale con altoparlanti a cono puramente decorativi. Alcune canzoni sono sottolineate da filmati su uno schermo mobile: in "Qualcuno mi renda l'anima" del '74 si vedono gli occhi di un bambino solo per strada; mentre "Potrebbe essere Dio" dell'80 mostra un Cristo sofferente che si decompone durante l'esecuzione del pezzo. Tante le tracce del cd "Presente". Pochissime le hit del passato: fra le più famose solo "Morire qui" e "I migliori anni della nostra vita" nei bis prima dell'inedito "Gli unici" dedicato ai suoi fans. Renato rinuncia perfino a un brano finora immancabile come "Il cielo". "Basta. L'ho cantata così tante volte, che se la faccio ancora il cielo viene giù davvero". La bombetta, sempre di colore diverso, è l'unico elemento fisso di tanti cambi d'abito: in "Buon Natale" indossa un vestito bianco e regge una bandiera bianca sotto una nevicata artificiale. Zero incanta la folla come sempre, pur non muovendosi più come un tempo. "Quando ho iniziato a cantare non ero bravo e dovevo compensare con il movimento. Ora sono un interprete migliore e non sono più costretto a fare le capriole sul palco".