E la Lollo in digitale salda passato e futuro
.Ma anche la giornata più internazionale. La giornata più calata nella storia del cinema, ma anche quella più coniugata sulle potenzialità del presente. Gianluigi Rondi sembra averla benedetta, questa giornata. Ha voluto il promo di Zeffirelli sulla Capitale, che girerà il mondo. Ha attraversato il red carpet con l'attrice italiana per la quale ha sempre avuto un debole, la Lollo. Tanto glamour per l'evento Fao, un film contro la fame nel pianeta, e dopo aver inaugurato la retrospettiva dedicata a Luigi Zampa - il regista di «Processo alla città» e de «Il medico della mutua» - e alla versione restaurata de «La romana», tratto dal racconto di Alberto Moravia, sceneggiato da Bassani, Flaiano, lo stesso Moravia e Patroni Griffi, tanto per restare in un albo d'oro d'antan. E però chi ha collaborato (finanziariamente) con il Centro Sperimentale di Cinematografia per salvare la pellicola del 1954? Il network più orientato verso il futuro, Sky. Usando per l'operazione-salvezza l'analogico e il digitale, il supporto in Hd Cam Sr. L'anteprima di ieri ha emozionato. È vero, c'è stato l'intoppo della proiezione interrotta dopo un quarto d'ora dal salto della pellicola. Ma alla ripresa la storia della bella e poverissima negli anni del fascismo che s'industria a fare qualche soldo posando per un pittore e poi diventa una prostituta e infine trova un giovane antifascista che se la sposa, ma lui si suicida perché, arrestato, ha rivelato il nome dei compagni, questa storia di una donna in affanno riesce ad affastellare suggestioni anche oggi. Perché tanto è drammatica tanto resta asciutta. Sullo sfondo bianconero di una Roma un po' metafisica, col Gazometro, il cubo del Palazzo della Civiltà e del Lavoro e la cupola bianca dell'Eur appena tirati su, con la città che non ha ancora inghiottito la campagna. Gina Lollobrigida, ferma nella voce e nello sguardo, ha attraversato con carisma il red carpet, rossa anche lei nella cappa, negli stivali e borsa, negli grandi orecchini e nella bocca. «Ebbi coraggio a fare La Romana dopo Pane, amore e fantasia - ha detto - Insomma, a diventare la prostituta disillusa dopo essere stata la Bersagliera. Ma feci bene. Zampa è un grande regista, il film fece furore al Festival di Venezia. Si raddoppiò il prezzo del biglietto, e per arrivare al Palazzo del Cinema dovemmo percorrere un tunnel, tanta era la pressione del pubblico». Anche ieri la gente di Roma ha applaudito.