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Quel viaggio a Monaco tra würstel e docu-film

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Cosìveniva spesso sui set degli altri. Di Fellini, soprattutto. Non sono stato suo scenografo, ma l'ho conosciuto così». Dante Ferretti ha inventato con la moglie Francesca Lo Schiavo un contenitore strano e suggestivo per la mostra-omaggio a Leone. Nel garage del Parco della Musica campeggia un enorme baule, traboccante di pellicole. Intorno, sui muri bianchi e grezzi, scorrono i fotogrammi dei suoi film. Nel tutto nero, la musica di Ennio Morricone e le foto inedite, sui set. Leone che insegna a Claudia Cardinale come imbracciare il fucile, Leone che imposta la scena con Lee Van Cleef o Gian Maria Volontè, due dei suoi duri. Con Leone Ferretti fece un viaggio, in Germania. «Portati a Monaco - ricorda - dal produttore de Il Nome della Rosa, per un certo lancio pubblicitario agganciato alla Bmw. Due giorni passati tra wurstel, birra e proiezioni di documentari. Indimenticabili». Li. Lom.

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