La poesia rinasce sul web
«...Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare». Certamente il Leopardi de «L'Infinito» non poteva immaginare neppure lontanamente che, a distanza di due secoli, i suoi versi avrebbero avuto un'eco anche nell'immenso mare delle nuove tecnologie. Il pensiero s'annega e si può naufragare dolcemente anche navigando tra i mille rivoli di Internet. Soprattutto quando si parla di versi. Chi l'ha detto che la poesia è in crisi? A giudicare dai numeri, declamare liriche sul web fa tendenza. È sufficiente utilizzare i motori di ricerca on-line per rendersi conto che i siti dedicati alla poesia si moltiplicano a vista d'occhio. E ce ne sono alcuni come Poetry Archive che mettono a disposizione perfino file audio (www.poetryarchive.org). Il punto di svolta non è tanto la massiccia presenza telematica di rime e terzine di autori celebri (il web pullula di poesie di Montale, Ungaretti o Garcìa Lorca), quanto la diffusione di nuovi autori. Il processo di «democratizzazione» messo in atto da Internet consente a chiunque di utilizzare la rete per pubblicare pensieri, poesie, racconti o aforismi. È poi il passaparola telematico a fare il resto. Tutto grazie ai «social network», le reti di relazioni virtuali che mettono in contatto persone nei cinque continenti. Sulle bacheche di Facebook e MySpace non ci si imbatte solo in generiche rappresentazioni digitali dell'identità ma si incontrano sempre più spesso giovani poeti e scrittori che utilizzano il web per pubblicare le proprie creazioni. E non si tratta di fenomeni di poco conto. Con Facebook si possono avere migliaia di amici che si traducono in altrettanti potenziali lettori. Discorso analogo vale per MySpace che offre ai più fortunati decine di migliaia di contatti. Una campagna pubblicitaria in piena regola. «Il web è l'unica strada che i nuovi autori possono seguire per emergere - racconta Thomas Leoncini, poeta divenuto un vero e proprio "caso letterario" su Internet e autore di varie raccolte su carta tra cui "Lontano dal mondo", attualmente in libreria - Dopo la pubblicazione del mio primo libro ho creato un sito Internet (www.thomasleoncini.it) e ho iniziato a inviare mail ai miei contatti. Ho utilizzato MySpace dove ho pubblicato poesie e scritti chiedendo amicizia. Si è creato un passaparola digitale che è arrivato perfino oltreoceano. Dieci miei libri sono stati ordinati negli Stati Uniti e uno addirittura in Costarica». Oggi Thomas Leoncini ha tre libri all'attivo, 47 mila contatti su MySpace, 2.861 amici su Facebook. Oltre all'interessamento di alcune reti televisive. Come nel suo caso, capita che sul web qualche nuovo autore venga saccheggiato, copiato e incollato, citato da altri «naviganti» in altri siti. I suoi versi e il suo nome si rincorrono da una parte all'altra del globo. Può accadere che se ne accorgano le case editrici e gli offrano la possibilità di pubblicare raccolte anche su carta. E ricomincia così il tam tam, il passaparola che fa vendere più copie. È la nuova poesia, che su Internet fa affidamento anche su riviste specializzate (www.poeti-poesia.it o www.rivistaorizzonti.net) e su centinaia di concorsi letterari pubblicati nelle directory di Yahoo. «Il web - conclude Leoncini - consente di dimostrare alle case editrici tradizionali l'eco che può avere una persona attraverso l'autopromozione. Internet è un mezzo fenomenale di diffusione e dimostrazione delle proprie capacità». Con l'auspicio che la facilità e l'immediatezza della pubblicazione on-line siano sempre sinonimi di arte e non di mediocrità.