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Marida Caterini Pippo Baudo torna oggi su Raiuno alla guida di Domenica in-7 giorni.

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Sembrache il varietà sia ancora in crisi... Quando chiude un varietà per me è un grande dolore. Capisco tutto il lavoro che c'è dietro. Ma credo che siano stati troppo sfruttati la nostalgia e l'effetto memoria in tv. Persino il pubblico più anziano, sempre coccolato con programmi revival, comincia a pretendere qualcosa di nuovo. Cosa ne pensa delle polemiche sul programma Annozero di Santoro? Tutti sono convinti che un grande successo televisivo non possa fare a meno di guardare dal buco della serratura. Io non faccio alcuna distinzione tra servizio pubblico e privato, ma per il bene del Paese mi auguro che questa ondata di tv all'insegna di forti shock si esaurisca presto. Crea solo turbamento. Il 20 novembre festeggia 50 anni di carriera televisiva. Cosa farà la Rai? Ci stiamo pensando. Io ho iniziato proprio il 20 novembre del 1959. Anche se tutti mi associano a Settevoci che è del 1966. Ricordo sempre il mio primo provino in Rai. Mi esibii come fantasista ma fui giudicato idoneo solo per programmi minori. Ha altri progetti al di fuori di Domenica in? Se la Rai ha bisogno di me, io sono il guerriero di riserva. Un ruolo nel quale mi trovo bene. Quando scade il suo contratto con la Rai? A fine dicembre del 2010. Ha mai pensato di tornare a teatro? Forse più avanti. Adesso mi piace vivere giorno dopo giorno. Vivo da artista ma non tra gli artisti. Cosa pensa di programmi musicali come X Factor? Sono costruiti in maniera perfetta e moderna. Ma la qualità dei cantanti non eccelle. Ai vecchi interpreti non se ne sostituiscono di nuovi. Non è detto che chi imita Mina abbia diritto di asilo canoro in tv. Lo stesso giudizio è per Amici? Con in più l'illusione di apparire maggiormente in tv.

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