Tra monete e sculture Tutti i tesori recuperati dall'Arma dei Carabinieri
L'esposizione,aperta al pubblico da oggi al 30 gennaio 2010, raccoglie oltre sessanta tra le opere più rappresentative recuperate dal Comando TPC. «Stilare bilanci - dice il Generale Giovanni Nistri - sarebbe riduttivo». Eppure i numeri parlano chiaro: con oltre 800.000 reperti archeologici recuperati provenienti da scavi clandestini, 250.000 opere false sequestrate, 15.000 opere rubate in Italia e recuperate all'estero, nella tutela del patrimonio culturale l'Italia è ormai un punto di riferimento internazionale. Tra gli altri preziosi reperti sarà possibile ammirare il Cratere attico a figure rosse con il trasporto del corpo di Sarpedonte (515 a.C. ca) di Eufronio che fu trafugato a Cerveteri e finì col trovarsi esposto in una bella sala del Metropolitan di New York fino al rimpatrio datato 2007. Il gruppo scultoreo rappresentante la Triade Capitolina (160-180 d.C.), Giove, Giunone e Minerva, di cui erano pervenute solo rappresentazioni bidimensionali su monete, che fu sottratto nell'area di scavo di Guidonia nel 1992. Il Ritratto di Gentildonna (1507-1507), meglio conosciuta come La Muta (in foto), di Raffaello Sanzio che costituisce l'immagine simbolo della mostra. Il capolavoro, proveniente dalla Pinacoteca di Urbino, fu rubato insieme con due tavole di Piero della Francesca. È possibile inoltre apprezzare L'Immacolata col Bambino e i Santi Gerolamo e Francesco (1481-1482) di Domenico Ghirlandaio, uno dei 24 quadri che l'Italia inviò all'ambasciata Italiana a Berlino nel 1908 e che si credeva fossero andati perduti sotto i bombardamenti del '44.