Autunno Romano, il sipario si alza sulla grande arte della Capitale
ROMA - "Nelle Terme antiche si passava il tempo e così noi ora, con la festa di sabato per il 1900° anniversario dell'inaugurazione delle Terme di Traiano, offriamo ai cittadini e ai turisti di oggi un modo colto di passare il tempo". Con queste parole Umberto Broccoli, Sovraintendente ai Beni Culturali del Comune, ha presentato le celebr"zioni che sabato 26, sia pure per poche ore (dalle 14,30 alle 16,15; informazioni allo 060608), si concretizzeranno nelle visite guidate gratuite alle Terme di Traiano sul Colle Oppio, comprese le Sette Sale che riaprono per la prima volta dopo molti anni di chiusura al pubblico. Inoltre alle 17, in via F. Mizzi presso l'ingresso principale del parco (via delle Terme di Traiano), si svolgerà il concerto della storica Banda della Polizia Municipale. Quello che fu il primo impianto termale di proporzioni tanto vaste (60.000 metri quadrati), nato dalla genialità dell'architetto Apollodoro di Damasco, fu aperto al pubblico da Traiano nel 109 d.C. Costruito su strutture in parte preesistenti (come la Domus Aurea) e in parte appositamente edificate, poteva vantare un'ampia area verde e un rivoluzionario orientamento verso sud-ovest per garantire alle stanze per i bagni caldi la maggior luce e calore possibili. E poiché per i romani l'uso delle terme prevedeva, oltre al vero e proprio bagno, anche una serie di attività sportive, di intrattenimento e culturali, il complesso comprendeva anche palestre e almeno due biblioteche. In seguito l'apertura del complesso monumentale sarà prevista solo nell'ambito di visite su prenotazione, per gruppi e associazioni. «Purtroppo – ha detto ancora Broccoli – mancano i fondi necessari per assicurare un'apertura continua e quantificabili in circa dieci milioni di euro. Proprio per questo insisto nel manifestare la mia contrarietà ad iniziare nuovi scavi archeologici nella nostra città. Prima devono essere finiti quelli in atto e deve essere garantita la più ampia fruibilità pubblica. I monumenti vanno aperti a tutti il più possibile e vanno spiegati con manifestazioni culturali chiare e semplici come quella di sabato. In questo senso sarà importante il concerto incentrato sulla tradizione musicale romana, con un omaggio particolare ad Armando Trovajoli».