Ajit, quel figlio sconosciuto
Quelletra padri e figli. Quelle tra persone di culture diverse. «Il bambino e il leopardo» (edizioni Bompiani) di Marco Ventura racconta la storia di un inviato di guerra, separato con due figli, che incontra una giovane interprete indiana e un bambino misterioso che adotta nel cuore del Kashmir. Un libro di viaggi e d'avventura. Pagine di amore e di terrorismo, che conducono il lettore fino al colpo di scena finale. A muoversi in questa topologia ideale, che fonde l'India con le montagne abruzzesi e che rimbalza di vissuti a ogni pagina, sono Fabio, il giornalista che scrive di guerre dimenticate, la bella Jaya e il piccolo Ajit. Un romanzo che immerge nei colori, profumi e emozioni dell'India e del Kashmir e nelle loro contraddizioni. Il romanzo trova l'incipit in un reportage per raccontare una guerra dimenticata, siamo nel 1999, per arrivare ai giorni nsotri. L'intimo di Fabio, il protagonista, i suoi pensieri e le sue ignavie verso gli affetti, si scontrano con l'imprevisto di due occhi che appaiono da un bagagliaio. Isterismo, follia e poi la vita cambia. Il bambino, Ajit, sarà la svolta. Un cambiamento totale. In un epilogo che nessun «padre» europeo può neppure immaginare. Un romanzo verità, pieno di emozioni vissute. Mau.Pic.