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Se Dario Argento fa l'esordiente

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Iventuno film proiettati, come sempre gratuitamente, hanno spaziato da «Maddalena zero in condotta» di Vittorio De Sica a «Ossessione» di Luchino Visconti, da «Cronaca di un amore» di Michelangelo Antonioni a «Gli sbandati» di Citto Maselli (presente anche all'ultimo Festival di Venezia con Le ombre rosse). La conclusione del ciclo è affidata a «L'uccello dalla piume di cristallo», diretto nel 1970 da Dario Argento, autore anche del soggetto e della sceneggiatura. Il film racconta di uno scrittore statunitense in visita a Roma, testimone di un tentato omicidio, che si mette a indagare su una serie di delitti. Il film è uno dei più fulgidi esempi di thriller anni Settanta. Il sapiente uso della colonna sonora riesce a garantire alla pellicola un ritmo incalzante che mantiene lo spettatore incollato allo schermo fino alla fine della vicenda. Dario Argento era ancora alle prime armi ma già si vede il tocco del maestro. Di chi sarebbe diventato uno dei registi più importanti del cinema italiano.

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