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«Letterature, Saviano ha dato l'imprinting per il 2010»

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CarmineMastroianni Archiviata, con successo, l'ottava rassegna del Festival «Letterature» 2009, l'infaticabile organizzatrice della manifestazione, Maria Ida Gaeta, è già intenta a pianificarne la prossima edizione. Un Festival che cresce e attira sempre più il vasto pubblico, anche dei non lettori, avrà pure un segreto? «Certamente: la semplicità. Tante manifestazioni analoghe puntano sul numero degli ospiti, sui grandi nomi del jetset letterario. Noi pensiamo che bisogna dare ad ogni autore il giusto spazio, ecco perché prevediamo pochi appuntamenti e ravvicinati fra loro, al massimo due scrittori per sera». Ma quest'anno c'è stato qualcosa in più, o sbaglio? «Prima di tutto il tema un po' insolito, l'allunaggio del 1969 e il rapporto Terra-Luna ovvero trattare di ciò che è dentro e fuori ogni uomo». Lei sta sempre dietro le quinte a stretto contatto con regia e autori. Chi fra questi ultima l'ha affascinata di più e chi l'ha delusa? «Nessun autore piccolo o grande che sia mi ha mai lasciato un'amarezza. Piuttosto sono le loro case editrici ad essere eccessivamente restrittive e deludenti nell'approccio con il pubblico». Un esempio? «Quando fu ospite lo scrittore sudafricano J. M. Coetzee, premio Nobel nel 2003, la casa editrice che lo rappresentava ci impose delle blindature assurde, nessuna conferenza stampa, nessuna intervista, insomma credevo che io stessa avrei avuto difficoltà ad avvicinare l'autore. Invece Coetzee mi telefonò il giorno prima del suo intervento, mi trattò come un'amica di vecchia data, mi propose un incontro, per poi andarcene persino in giro per Roma assieme ai miei giovani collaboratori». Eppure qualcuno l'avrà messa a disagio... «Affatto. Ciò che ha fatto tremare anche un mostro sacro come John Grisham è l'incanto del luogo: la Basilica, i Fori. Questo mi permette di giocare con loro ad armi pari». Qualche anticipazione sul prossimo anno? «Posso solo dirle che l'ultima serata con Saviano darà una chiara indicazione sui contenuti della prossima edizione».

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