Se l'arte punta tutto sulla brevità

L'obiettivodell'iniziativa, a cura dell'associazione culturale Azimut, è presentare testi privi di dialoghi «inutili» e di spazi che possano consentire la noia (intesa come distrazione) dello spettatore. Al regista, insomma, l'autore non dovrebbe mai aver bisogno di chiedere di tagliare neanche una battuta. Inoltre tutti i corti devono avere un finale a effetto. Si parte dalla convinzione che il corto sia una forma di comunicazione particolarmente valida e attuale a livello sociale e culturale, oltre che un modo per valorizzare giovani registi emergenti.