Lizzani: «Rossellini giudichiamolo per i suoi film»
«Siripetono in forma mediocre quegli scontri tra potere e cultura che avvenivano negli anni '50 - ha detto Lizzani - Il potere, capendo che la cultura non è egemonizzabile, ritiene anche inutile conquistarla». Per quanto riguarda la figura di Roberto Rossellini, attaccato da Brunetta per essere stato un opportunista, fascista prima e poi passato al Partito comunista, dice Lizzani: «Bisogna fare una distinzione tra l'arte e le persone. Gioacchino Belli era molto feroce contro la chiesa, ma poi nella vita era un conservatore. L'opera di Rossellini - ha concluso - parla chiaro. Ha fatto film bellissimi. A un certo punto poteva guadagnare molto e invece ha lasciato il cinema e si è dato alla didattica. Per me resta uno degli intellettuali più belli che abbia mai conosciuto».