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Il giorno di Miles Davis

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Miles Davis, la copertina dell'album

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Metti un gruppo di talenti del jazz in sala di incisione. Senza spartiti e senza avere la benché minima idea di che cosa avrebbero suonato. Metti due sole sedute di registrazione ed ecco che verrà fuori uno degli album più importanti della storia del jazz e di tutta la musica del secondo Novecento. Si tratta di «Kind of Blue», pietra miliare per tutti gli amanti delle sette note, in grado di vendere dieci milioni di copie. Nel marzo del 1959 Miles Davis invitò in quella sala d'incisione personaggi del calibro di John Coltrane (sax tenore), Bill Evans e Wynton Kelly (piano), Julian «Cannonball» Adderley (sax contralto), Paul Chambers (contrabbasso) e Jimmy Cobb (batteria). Iniziarono a improvvisare, guidati dall'istinto e dalla tromba di Davis. È proprio così che nacquero i memorabili brani di «Kind of Blue»: «All blues», «So what», «Freddie Freeloader», «Blue in Green» e «Flamenco Sketches». Domani, a cinquant'anni dalla pubblicazione dell'album e a 18 dalla morte di Davis, la capitale dedica un'intera giornata a quegli artisti e a quei giorni che hanno fatto grande la storia del jazz. Il fischio d'inizio è previsto alle 10,30 nell'Auditorium del Museo dell'Ara Pacis, in via di Ripetta 190. «Kind of Blue: Miles tones» comincerà con una vera e propria tavola rotonda a cui parteciperanno anche David Mees dell'ambasciata americana e compositori jazzisti quali Pino e Pietro Iodice. Accanto a loro ci saranno anche Ernesto Assante e Adriano Mazzoletti. Il dibattito sarà intervallato da letture di testi originali e verranno mostrate alcune foto storiche in video e le prime registrazioni originali. Tutto come preludio al concerto in programma la sera alle 21 quando sei noti jazzisti Italiani si esibiranno sui brani che compongono «Kind of Blue» dal vivo. Sul palco dell'Auditorium dell'Ara Pacis saliranno Claudio Corvini, Gianni Oddi, Giulio Martino, Pino Iodice, Luca Pirozzi e Pietro Iodice. L'atmosfera si colorerà di suoni e melodie inconfondibili che faranno da eco all'estrema gamma espressiva del musicista statunitense. Miles Davis: figura chiave del jazz e della musica popolare del XX secolo. Mai abbastanza ascoltato e celebrato.

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