E Stallone pensa già a un titolo con Obama: «Rambobama»
Aregalare l'ultimo brivido internazionale sul Lido è arrivato ieri Sylvester Stallone che ha mandato in delirio i fan e gli ultimi ospiti della Mostra. Voce roca, completo grigio, cravattone azzurro e guardie del corpo a fianco, la star ha ricevuto il Premio Jaeger-LeCoultre, sponsor ufficilae del festival lagunare e per lui è stato un vero bagno di folla. Sly ha presentato la versione originale dell'ultimo Rambo, «Director's Cut», con l'aggiunta di 12 minuti in anterpima mondiale alla pellicola già uscita nelle sale. Per Sly «C'è sempre bisogno di questi personaggi con una forte storia etica. Obama? Io e lui potremmo fare un film d'azione eccellente insieme. Il titolo? Rambobama - ha scherzato Stallone anticipando poi il suo prossimo film da attore e regista, "The Expendables", pellicola d'azione che uscirà nell'aprile 2010, incentrata sulle vicende di alcuni mercenari che accettano un ultimo incarico, quello di rovesciare un dittatore del Sud America, che garantirebbe loro una pensione d'oro -. Per la prima volta che ci vedrete sullo schermo tutti assieme, io Bruce Willis ed Arnold Schwarzenegger. Il cinema degli eroi sarà sempre di attualità, negli anni Ottanta come al giorno d'oggi. Io sono stato fortunato, ho avuto due personaggi che sono rimasti nell'immaginario collettivo come Rocky e Rambo. È grazie a loro che oggi sono qui a Venezia. Poi certamente sono stato imprigionato da quei ruoli, che non mi hanno permesso di esprimeri al meglio come attore, sceneggiatore e regista -ha aggiunto -. Ma visto che il 98% degli attori di Hollywood è disoccupata, non mi posso certo lamentare, anzi mi considero estremamente fortunato. In "The Expendables" ci saranno anche Mickey Rourke, Dolph Lundgren e molti altri. È una sorta di omaggio ai grandi film d'azione del passato come "I magnifici sette" o "La sporca dozzina". Abbiamo girato in Brasile, nella giungla, un'esperienza eccezionale. Il pubblico ha bisogno di qualcosa di fresco, non si possono raccontare sempre le stesse storie, se fosse per me avrei girato 20 film della saga di Rocky, ma è meglio cambiare. Ho fiducia nelle nuove generazioni di cineasti indipendenti, che sapranno a prendere le redini del cinema americano verso un nuovo rinascimento, come fecero Coppola, Scorsese e De Palma negli anni Settanta, alla fine dello Studio System». Sly ha poi annunciato anche il suo prossimo Rambo, che sarà ispirato al libro di Hunter e il suo film da regista sulla vita di Poe nel quale non reciterà. La versione più lunga del suo ultimo Rambo, già uscito in sala, raccoglie «più introspezioni psicologiche che aiutano a capire meglio il personaggio di John Rambo e il suo percorso, il suo cuore e la sua anima - ha concluso -. In futuro vorrei dedicarmi di più alla scrittura e alla regia, aiutare i giovani attori ed continuare ad occuparmi di questioni umanitarie attraverso raccolte di fondi». Din. Dis.