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Le note dell'Umbria scelgono lo spirito di Santa Cecilia

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LaSanta è il fulcro della manifestazione poiché sono incentrate su di lei sia opere conosciutissime sia primizie barocche sia nuove composizioni contemporanee. Una vera festa di rarità che si svolge in varie città della regione, riguarda la musica «dello spirito» ed è caratterizzata da una partecipazione attiva della popolazione. La manifestazione, nata nel lontano 1937, è alla 64sima edizione e si estende dal 12 al 25 settembre: per il programma completo, si veda www.perugiamusicaclassica.it. Grande attesa per Soeur Marie Keyrouz e il suo Ensemble de la Paix per la prima volta a Perugia e alla Sagra, così come lo sono I Barocchisti diretti da Diego Fasolis, I Filarmonici di Baviera - KlangVerwaltung e l'Ensemble Epoca Barocca, mentre ritornano i Neue Vocalsolisten Stuttgart e Filippo Maria Bressan alla guida della Camerata Strumentale «Città di Prato» e del Coro Voxonus. La Sagra inizia al Teatro Morlacchi di Perugia il 12 settembre con l'oratorio Le Stagioni di Haydn, diretto da Enoch zu Guttenberg alla guida dei Filarmonici di Baviera - KlangVerwaltung e del Chorgemeinschaft Neubeuern. Anche la chiusura avverrà al Teatro Morlacchi, il 25 settembre, con l'esecuzione della sontuosa Messa Solenne di Santa Cecilia di Charles Gounod diretta da Michel Tabachnik alla guida della Noord-Nederlands Orkest (NNO). Tra queste due date un programma ricchissimo per tutti coloro che amano i vari modi in cui veniva e viene declinata la musica «alta». Due appuntamenti importanti per chi ama la musica contemporanea: il concerto, nel Museo di San Francesco a Montefalco, del gruppo Kamerinis Koras Brevis di Vilnius in cui verrà eseguito l'Hymn to St. Cecilia di Britten a quello a Torgiano nella Chiesa di San Bartolomeo ove, alle 21, Ullrike Brand al violoncello, Margit Kernalla bayan-fisarmonica e Roberta Cortese come voce recitante a due composizioni di Sofia Gubaidulina: In Croce per violoncello e fisarmonica e i 10 Preludi per violoncello solo che accompagnano la recita di Paese senza parole di Dea Loher.

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