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Il Sahara si mette in mostra tra musica, teatro e pittura

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Prendonoil via oggi le date romane della «Festa d'Africa Festival 2009», il Festival Internazionale delle culture dell'Africa contemporanea, giunto alla ottava edizione. La rassegna - che ha ottenuto l'adesione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il ruolo svolto nella «promozione della cultura e come utile occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi del continente africano, anche allo scopo di sostenerne il difficile cammino verso una più ampia affermazione dei diritti e della dignità delle persone» - si rinnova ogni anno e in questa stagione punta, come specifica il sottotitolo, sul «Dialogo tra le arti, dialogo in arte e dialogo come strumento di relazione pacifica tra genti». Dedicata alle culture sub-sahariane, in tutte le loro espressioni, dal teatro alla danza, dalla musica alla cucina, fino alla pittura, si svolge in diverse sedi. Si inizia alla Casa del Municipio Roma XI in via Odero con la lectio pomeridiana del giornalista Sekou Diabatè, su «La musica come coscienza del popolo in Africa». La musica svolge infatti in Africa il ruolo che i media svolgono in Europa o nel cosiddetto «primo mondo»: critica la società e dà consigli alla collettività. Nel foyer del Teatro Palladium a piazza Bartolomeo Romano, invece, per tutta la durata della manifestazione, sono presentati sei quadri di Marco Tamburro ispirati agli spettacoli di danza delle precedenti edizioni del festival. Intanto nei giorni scorsi è andata in scena anche la seconda edizione del Festival internazionale di musica, danza e cultura del West Africa a Lanuvio. La manifestazione dal titolo «Castelli in Africa» è durata fino a domenica scorsa, con tanti eventi e spettacoli in calendario. L'evento è stato organizzato dalla Comunità giovanile Zampanò in collaborazione con Officina Movimento e ha visto la partecipazione dei comuni di Lanuvio, Genzano e Velletri con la sponsorizzazione della Provincia di Roma e della Regione Lazio. Dopo il successo del passato si è rinnovato l'appuntamento con i 4 giorni di musica, danza e stages per far conoscere il continente africano attraverso la sua cultura e le sue diversità. La location del Festival è stata l'area di Villa Sforza a Lanuvio dove si sono svolti i concerti e dove sono stati allestiti il campeggio libero e l'area fieristica.

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