Quel sottile gioco sacro nascosto nei Carmina Burana
ICarmina Burana sono testi poetici contenuti in un importante manoscritto del XIII secolo, il Codex Latinus Monacensis, proveniente dal convento di Benediktbeuern (l'antica Bura Sancti Benedicti fondata attorno il 740 da San Bonifacio nei pressi di Bad Tölz in Baviera) e attualmente custodito nella Biblioteca Nazionale di Monaco di Baviera. I Carmina Burana attrassero molto Carl Orff (noto compositore tedesco) per la varietà degli argomenti trattati nei versi particolarmente suggestivi. Così cominciò a rielaborarli, racchiudendo vari argomenti in ventiquattro canti, con un libretto per lo più in latino, con un brano in alto tedesco medio e uno in provenzale. Dopo la prima rappresentazione a Francoforte, Carl Orff ottenne un grandissimo successo, e la cantata fu eseguita in altre città tedesche e, nonostante fosse molto ostacolata dal regime nazista per il tono erotico di alcuni canti, divenne l'opera musicale più conosciuta tra quelle composte durante il periodo nazista. Famoso principalmente per aver dato vita ai Carmina Burana, Carl Orff tocca tutte le sfumature del sentire medioevale: dolce, turpe, giocoso, cupo, inquietante ed erotico.