Lui, lei e «Il contrario di tutto»

Poiun'altra lei e poi ancora lei. Niente di strano per un romanzo se non fosse che Carlo Antonino di professione fa l'insegnante in un liceo romano e lei è una sua provocante allieva. Bizzarro personaggio questo professore, affabulatore ma anche cinico e tremendamente egocentrico. Suscita le attenzioni delle allieve e se ne compiace, sa esattamente ciò che vuole e come ottenerlo, o almeno crede di saperlo finché la situazione non gli sfugge di mano e diventa incontrollabile. «Il contrario di tutto» (Voras Edizioni, pg.128, euro 12) è il romanzo d'esordio di Gianluca Wayne Palazzo che dimostra subito il suo talento. Sceneggiatore oltre che scrittore, Palazzo ci fa "vedere" la storia, proprio come in un film. Un libro che si fa leggere con avidità e che procura al lettore un'insana voglia di sapere. Un romanzo costruito su un personaggio di cui leggiamo parole e pensieri che sono sempre le une il contrario degli altri; una persona da prendere come esempio negativo capace però di sorprenderci per un'inaspettata sensibilità, insomma proprio non riusciamo ad odiarlo questo professore perché, in fondo, in lui c'è anche un po' di noi.