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L'omaggio di Roma a Leone e Zampa

Gina Lollobrigida

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Due i grandi omaggi che il Festival Internazionale del Film di Roma (15-23 ottobre) dedicherà ai registi italiani Luigi Zampa e Sergio Leone, da un'idea del presidente della Fondazione Cinema per Roma, Gian Luigi Rondi, realizzata da Mario Sesti. Per l'occasione, verrà presentato in anteprima il restauro, realizzato da Sky (in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale) del film «La Romana», con Gina Lollobrigida, diretto da Zampa che lo girò nel 1954 dopo averlo scritto con Alberto Moravia, Ennio Flaiano e Giorgio Bassani.   La storia tratta dal torbido romanzo (1937) di Moravia è un digest drammatico, sospeso tra il melò e una trama dai toni languidi, in una scenografia degli anni '30. Adriana (Lollobrigida) è una ragazza bella ma povera, alla quale la madre trova un lavoro come modella di un pittore nella segreta speranza di avviarla, in seguito, a una più lucrosa e facile carriera. La ragazza s'innamora di un autista che dichiara subito di volerla sposare. Adriana crede ingenuamente a quelle promesse e nell'attesa di vederle attuate, diventa l'amante del fidanzato che non tarda a rivelarsi un marito con prole. Adriana, allora, disgustata e delusa, finisce per darsi alla prostituzione. Una sera conosce Gino, di cui si innamora appassionatamente, un giovane che ha però altre preoccupazioni oltre all'amore. Fa parte di un gruppo politico clandestino e le cospirazioni occupano gran parte del suo tempo: viene arrestato e poi rimesso in libertà perché rivela alla polizia tutti i nomi dei compagni. Una volta liberato, però, i rimorsi lo assalgono e Gino si uccide.   Fra le pellicole inserite nella retrospettiva, spiccano quelle che hanno sancito il sodalizio tra il regista romano ed Alberto Sordi, come «Il Vigile» (1961) e «Il medico della mutua» (1968), senza tralasciare la collaborazione con Vitaliano Brancati da cui sono nati «Anni difficili» (1948) e «L'arte di arrangiarsi» (1954). Ad ottant'anni dalla nascita e a venti dalla scomparsa, il Festival renderà inoltre omaggio al regista di «C'era una volta in America»: una tra le personalità più geniali e rappresentative del cinema italiano e mondiale sarà ricordata con la mostra dal titolo «Sergio Leone, uno sguardo inedito». La sua indimenticabile figura verrà raccontata attraverso materiali e fotografie inedite di Angelo Novi, mentre a Gian Luca Farinelli sarà affidata la cura del progetto che si avvarrà, per l'allestimento, dell'estro creativo dei due premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo: la coppia, attraverso un apparato scenico di grande emozione, restituirà al pubblico i tesori e le straordinarie innovazioni del regista. L'esposizione (prodotta da Equa, in collaborazione con il Festival di Roma) è stata realizzata grazie al diretto coinvolgimento della famiglia Leone, della Cineteca di Bologna e con il contributo del Comune di Roma, della Regione Lazio, di Acea e di Poste Italiane, con il patrocinio della Provincia di Roma. Dal 29 ottobre un'ulteriore mostra fotografica sarà poi dedicata a Leone e aperta al pubblico presso lo spazio espositivo di «Cinecittà 2 Arte Contemporanea»: 90 fotografie inedite (con l'allestimento curato dallo Studio Purini) ripercorreranno la sua vita privata e professionale, dagli esordi ai successi internazionali.

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